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al testo proposto da Loredana Savelli
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Quattro mura ben serrate
Come sempre Calano i giorni e le notti In questa camera soffocante Di speranze ingannevoli. E oggi come ieri La gente orienta il lavoro A seconda del mutare Della poca luce. Nessuna barriera cede Per dare vista su un Orizzonte. Gli sguardi Rimbalzano contro grigie pareti E tornano Riflessi indietro. Nel cerchio Spigoloso Errano gli occhi e scivolano Infine su in alto Verso l’azzurra pezza Di cielo. *** Estraneo Ti amavo. Mai ho usato questa parola. Quanto ti ho spinto lungo la terra del tuo corpo. Ci divorava la gioia. Ruppe la lastra, (http://lapoesiadelcuorecommunity.blogspot.it/2012/06/cortile-berlinese-una-poesia-di-richard.html) (http://www.germanistica.net/2011/10/20/11-poesie-di-richard-pietrass/, traduzione di Davide Racca) |
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