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al testo di Alberto Castrini
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Il nuovo romanzo di Andrea Vitali, uscito nel 2015, si svolge come sempre a Bellano sul lago di Como. Le uscite delle sue opere sono ormai un rituale a scadenze fisse. Come i CD di Mina a Natale. Comunque attesi ed apprezzati da migliaia di lettori. Il personaggio del titolo, la suora storta, fa finalmente la sua comparsa ad un terzo della storia. E fino alle ultime pagine non se ne capisce l'importanza. É uno dei vezzi che Vitali si concede, come l'ostentazione pervicace di 'IL' Scaton. Il personaggio principale, una sorta di filo rosso che tiene tutta la storia, è il giovanotto Sisto Santo, cresciuto in orfanotrofio e circondato dai soliti balordi. Ma come farà Vitali ad inventare 'sti nomi? La storia inizia bruscamente, con la morte, nel taxi del baldo giovane, di una cliente sconosciuta. Come nella consueta tradizione, l'autore ti conduce per mano invitandoti a sciogliere la matassa sempre più ingarbugliata, le false piste disseminate nel proseguire del racconto. Purtroppo i salti temporali dei capitoli a volte risultano pesanti e l'uso degli attributi sessuali sfiora il gratuito. Divertente la parte del gatto col topo dell'immancabile maresciallo del carabinieri, Riversi, con l'avvocato Agliati. La scrittura di Vitali mantiene la freschezza e la leggerezza di sempre: molti i dialoghi, capitoli brevi e frasi cortissime. In conclusione, un libro divertente, in apparenza frivolo, ma che ti lascia anche spunti di riflessione. |
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