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Albero nellalbero-superstite a una sola striscia

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Appese  a  un filo d'ombra

come pini dai coni setolosi

le preghiere, al Limite estremo

dell'universo osservabile,

pur se il tempo avrà cancellato il proprio inizio

riempiendo i crateri,divorato le  montagne.

-I fortunati  di pietra si faranno

fossili in speranza;di carne il resto

per sonno  in dissolvenza

proprio corpo un'Alessandria

in fiamme ogni pergamena di foresta.-

 

Nel dendron resistono gli anelli 

di una volta celeste incisa

a contenere oracoli

Stelo ligneo per spingersi in alto

a trovare  luce asciutta 

quando l'esistenza era di muschio-

sottile strato sopra la roccia

esposta al pianto

l'acqua mi  tremava nelle bacinelle-

inconsolabile

 

Tu - già Pino dai coni setolosi

protesi al muro di granito della Sierra

tra l'aria fresca e secca prediletta

alle montagne Bianche e il vento forte-

hai catturato  luce e dato  meta

ai corsi d'acqua le radici muscolose

come fianchi poi sei strisciata via

dai  più fertili rifugi per vivere

la tua dolomia ferma e dritta color rame

e d'oro come volessi sbalzare fuori dalla roccia


Sei sempre stata un albero nell'albero,

difendendosi  da solo ognuno i rami

portando acqua alla sua corteccia.

nuda ti sei mostrata-dove già morta-

e per un solo punto nodoso, di resistenza

al filo, raggiante in aghi verdi, l'odore tuo

la resina ha protetto il sangue nostro

bianco, superstite a una sola striscia

di sole brillavano aghi sottilissimi

di siccità imparata,letargo immobile

dei coni fino al nuovo inverno

nello spasmo della crescita del cambio


Così lunga la tua attesa a vivere

che, certa al colpo del fulmine, ti sei aperta

divisa, colmando le ferite nel piano d'emergenza:

nei semi hai sollevato lunghe ali trasparenti

a scalare col vento giusto  le montagne

puntato  al  più' estremo della cima.

 

Salva, come un pino

m'inonda di mia madre il sogno:

sciogliersi il ghiaccio sulle sue spalle

curve nella mia febbre come seta

ti ho visto superare

il livello della neve

più alta di ogni vivente

bianca a una sola striscia

di superstite preghiera

 Amina Narimi - 28/01/2013 21:24:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]


Grazie Luca,è così fresco ancora il passo in questo lutto che si fanno densi i punti di respiro coincidendo con la notte
trovo così un riparo minimo nella parola,un groppo d’aria

 Luca Soldati - 28/01/2013 21:16:00 [ leggi altri commenti di Luca Soldati » ]

Il dono della madre è il dono della mancanza.

 Luca Soldati - 28/01/2013 19:48:00 [ leggi altri commenti di Luca Soldati » ]

Il dono della madre e il dono della mancanza: è da lì che derivano i tuoi versi di una densità non comune. Ho trovato meravigliosi questi tre versi "Nel dendron resistono gli anelli / di una volta celeste incisa /a contenere oracoli". Bello l’uso del termine dendron (albero) che richiama quell’"albero nell’albero" della quarta strofa. Complimenti Amina!

 Amina Narimi - 28/01/2013 17:31:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Grazie Leonora ,è dentro quel tronco che si nasconde la bellezza dei pensieri,nei buchi della corteccia dove tanti anni fa ho riposto segreti e preghiere. Grazie

 Leonora Lusin - 28/01/2013 14:11:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

D’immagine in immagine scorre la madre-albero. Tutto in questo testo è sovrabbondante a cominciare dalla bellezza.

 Amina Narimi - 28/01/2013 14:10:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]


@Franco
Sei un Franchissimo generoso!


@Loredana
Punti di lontananza,uncinetti guidano il filo,la rafia,la corda impugnata di là del giorno a la Sierra volge la mia preghiera,in un’asola sola


@Franca @Nando
Sono fiati a catenella le vostre parole,lacrime d’oro su centrini di passi che vanno dove qualcosa li aspetta Mi si pianta addosso da sola la sua ombra di suoni d’archi
Le parole che mi dite fanno gli occhi chiari e fradici di luce gli abissi.
Grazie Franca Grazie Nando

 franco - 28/01/2013 11:10:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

Io per questo son qua.. per leggere cose così.

 Loredana Savelli - 27/01/2013 21:47:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

"Sei sempre stata un albero nell’albero,
difendendosi da solo ognuno i rami
portando acqua alla sua corteccia."


Versi incredibili, essi svelano a poco a poco il destinatario di questa preghiera cosmica levatasi dalle cime all’Oltre.
Ciao Amina

 Franca Alaimo - 27/01/2013 20:39:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

La prima volta che mi sono accostata ai testi di Amina, ho subito pensato che fossero davvero dei "tessuti" poetici. Questa lunga, bellissima poesia, dedicata alla madre, ricca di elementi paesaggistici profondamente metaforizzati, di immagini che sono anche visioni del sentimento, conferma questa mia impressione.
Infatti, soltanto l’autenticità della vocazione dell’autrice poteva fare di un tema e di un vissuto tanto personale un’invenzione possente e così liricamente intensa, e tuttavia tanto controllata.

 Nando - 27/01/2013 10:07:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Amina, la rileggerò; penso tu abbia sfiorato il capolavoro! Davvero ntevole.

Un saluto

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