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al testo di Franca Figliolini
Tu mi parli della neve che cade
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tu mi parli della neve che cade spegne la luce e addormenta il giardino: io già immagino quando mi dirai del miracolo dei crochi a primavera e l'inverno sarà stato una promessa mantenuta.
qui invece, amico mio caro, piove grigio sull'asfalto nero, pozze oleose tra le cartacce che ingombrano la strada, rivoli beffardi deturpano i visi sui manifesti, tutto sembra bagnato di una malinconia universale, senza redenzione. eppure anch'io domani ti dirò della luce che rimbalza fra i palazzi gioca coi riccioli di pietra, dell'azzurro che ingoia i paesaggi dei pini che svettano e sembrano felici.
non siamo fatti per l'inverno, si vede, noi fragili, assorti. è il sole che ci accende lo sguardo, riverbera sulle cascate di parole illumina il senso, indica la direzione.
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