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al testo di Cosimina Viscido
Come fosse una prostituta...
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Smetti di pensare a delle semplici labbra ben ritoccate , di contorno e lucido rosso, pensa piuttosto alle labbra che diventano turgide all'assaporare della lingua di ruggenti possessioni. Sulle labbra il richiamo...
come fosse una prostituta che adesca il suo cliente.
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Cosimina Viscido
- 23/11/2013 20:53:00
[ leggi altri commenti di Cosimina Viscido » ]
Nando nessuna denuncia. Questa poesia, come dice bene Jacob, dice proprio quello che voleva dire. E il difetto di molte donne. Camuffarsi e reprimere la propria passionalità. A volte, ci si può lasciare andare senza troppi ricami...ma sempre con la Poesia nel cuore.
Un abbraccio
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Jacob Levi
- 19/11/2013 14:30:00
[ leggi altri commenti di Jacob Levi » ]
E una delle poesie più tristi che abbia mai letto. Scarna, volutamente essenziale nella sua immediatezza. Dice proprio quel che voleva dire a chi voleva e basta. Bella.
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Nando
- 22/03/2013 07:55:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
Bentornata, Cosimina! E sempre con tinte forti, "provocanti". Mi piace interpetarla come una denuncia al femminile della spersonalizzazione che il maschio opera attraverso lo sguardo sul corpo di lei. ALlora lamore viene confuso "come fosse una prostituta/ che adesca il suo cliente". Ma poteri aver interpetato in discordanza con il testo; ad ogni modo, un piacere rileggerti.
Ciao, Cosimina.
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Cristiana Fischer
- 21/03/2013 15:25:00
[ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
mi sembra di comprendere il tema, ma mi ferma la comprensione sintattica "allassaporare della lingua/di ruggenti possessioni". Se vuol dire che con la lingua (il linguaggio) assaporiamo ben altro, sono daccordissimo
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