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al testo di Pietro Menditto
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Gli occhi certamente, e il naso e la bocca e come i capelli ti coprono e scoprono le orecchie e come tutto questo insieme flagra in un silenzio – mentre parli – che è quello dietro la poesia e la fa essere nel concerto che ogni volta si rinnova e altro silenzio produce in me che scorro dalla tua faccia al seno che ha vita propria ed esubera in onde che mi tolgono l’aria. Poi gli occhi scendono alla vita alla vita aggrappandosi e cercano di indovinare l’ombelico e ancora il tesoro morbido e caldo del centro del mondo che celi come non fosse il solo perché di quello che scrivo, silenzio dietro il silenzio, muto animale pulsante nella sua tana d’oro buio e sanguinante. E tutto questo, ogni volta, so che si tramuterà nella tua assenza, nel vuoto che percorrerò senza fiatare percorrendo con un dito i tuoi infiniti contorni fino al momento che ti rivedrò, finché il miracolo non si ripeterà, finché finalmente tu non riappari, non ritorni. |
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