LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Jacob l.
A proposito di poesia

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Qualche settimana fa è stato pubblicato  un servizio dell' Espresso dedicato alla poesia. Un lungo articolo che ci dice quanto oggi la poesia ritrovi una "disperata vitalità"; quanto oggi ( ma forse anche ieri?)   si senta necessità di scrivere poesia, più ancora che di leggerla.

Che la poesia sia una realtà  ben viva lo si può facilmente evincere dai tanti premi, eventi e manifestationi dove la poesia si manifesta sotto la forma di comunicazione tradizionale o  relativa alla nostra epoca digitale che  " semplifica i codici " perchè mira a parlare ai più. E così si finisce per "scambiare i cantanti  per poeti".  

Ma i poeti vivono, scrivono per  sè stessi e per chi le loro poesie  le legge. E le  apprezza e un pò le ama.

 

 jacob - 13/03/2017 11:07:00 [ leggi altri commenti di jacob » ]

Ringrazio tutti per i commenti.
Che la poesia sia viva, e viva in mezzo a noi, è un fatto certo, anche se molti non vogliono ammetterlo; per una sorta di ritegno di confessare che leggono poesie, ascoltano poeti.
Chi scrive, da appassionato "dilettante", ha superato questo ritegno e ama apertamente la poesia, tutta, sia quella dilettante che quella dei poeti professionisti che pubblicano la loro produzione, scrivono articoli sulla poesia e criticano chi fa della poesia uno "sfogatoio" ( questa è una definizione , riportata su una nota rivista, un pò astiosa ma tanto ridicola).
Bene, che ci lascino scrivere, come possiamo, come sappiamo, come vogliamo. Nessuno si fa del male.
J.

 Leonora Lusin - 10/03/2017 18:52:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Sì la poesia è viva...vivissima e profetizzo che si sta per aprire una nuova età dell’oro...prepariamoci diventeremo rock-star.

 Klara Rubino - 09/03/2017 22:03:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

La Poesia è vita.
La vita è ordine; la vita è disordine.

 Nando - 09/03/2017 18:02:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Ciò che è diventato un problema per i critici non è la scrittura poetica, ma il suo facile accesso alla pubblicazione; a tal proposito credo sia posto non un tema specifico, però un tema democratico, estraneo di per sé alla qualità formale della produzione poetica (a mio parere, la poesia è forma, non discorso). Non partire da questa distinzione, significa adulterare la stessa tematica, che ritengo abbia elementi di giudizio utili, se non alla definizione della Poesia, certo alla comprensione dei vari modi e del "luoghi" del suo prodursi. Personalmente, di là di ogni possibile codificazione estetica, ritengo la Poesia fondamentalmente "anarchica".

 Angelo Ricotta - 09/03/2017 14:42:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Non ho letto l’articolo sull’Espresso ma qualche tempo fa ce n’era uno sullo stesso argomento ne Il Venerdì di Repubblica in cui uno degli scriventi, del quale purtroppo non ricordo il nome, se la prendeva con i poeti sul web apostrofandoli velenosissimamente. Poiché non ho altro posto su cui replicare a costui lo faccio qui in questo umile e oscuro cantuccio: a colui che si erge a giudice supremo dei poeti, se quelli sul web sono così scarsi, perché semplicemente non li ignora invece di insultarli in quel modo vigliacco senza possibilità di replica? Se poi ha un briciolo di onestà intellettuale dovrebbe confrontarsi con loro su qualche forum sul web.
C’è poi il problema dei premi e l’accesso agli editori importanti delle pubblicazioni cartacee, il che significa anche distribuzione nelle librerie. Qui la discriminazione è evidente in quanto i premi più prestigiosi se li aggiudicano sempre i soliti noti e così dicasi degli editori e quindi della distribuzione nelle librerie.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.