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al testo di Maria Russo
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Dimmi cosa dire se ignavo il sole non si alza più dal letto e la luna zoppa va a dormire troppo presto se le aquile volano in ginocchio e l’erba cresce sui binari di una stazione ferma. Cosa ancora dire se l’autunno non ha foglie da gettarmi addosso e i giardini riflettono l’oblio di fiori mai apparsi. Carri di parole rotolano esausti dai dirupi del quotidiano. E tu guardi Signore. Tu taci. E rimbomba la tua assenza nella bolgia dei miei giorni. |
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