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al testo proposto da Loredana Savelli
Voglio una citt che mi nasconda
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Voglio una città che mi nasconda Una città che sia tollerante una città che sia d’aiuto una città che sia comprensiva una città che collabori una città che sia accogliente una città che approvi una città che sia stimolante una città che sia pietosa una città più adatta ad una vita segreta. Una città eccitante una città che infiammi una città che complotti una città che partecipi una città che esploda e si lasci trascinare condividendo illeciti piaceri... Che si apra come braccia calde in ore speciali in certe circostanze e copra i misfatti con il suo bell’aspetto. Voglio una città, cosa cerco, una città che mi nasconda. Una città con forme sconosciute nuovi posti ogni sera con possibilità di molte combinazioni inaspettate coincidenze e occasioni fortuite. Voglio una città coraggiosa una città che riscaldi una città che si commuova una città che ispiri una città affabile città conforto città dolce consolante e tepore della mia mente una città che nel suo caldo grembo mi chiuda voglio una città, cosa cerco, una città che mi nasconda. Non il duro freddo cuore del paese indiscreto il volto gelido dai molti specchi le case trasparenti gli auricolari nelle strade.
Rètimno, 1984-1990
(Traduzione di Paola Maria Minucci, http://www.lerotte.net/download/article/articolo-122.pdf)
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