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Per una narrazione dei fatti Che si sono compiuti tra noi, All’ingresso dell’antro fioriva folto il papavero Rosso su nero, a imbarcare cupezza Con le vette aguzze sopra Le testine calve dei ciottoli. Così il tuo cuore, per comparazione musicale, Percepiva i ritmi e gli intervalli, i tempi e le scale Del mio male: “La cascata che si butta giù in quel modo Per ritrovarsi sola col suo schianto Fa come te quando deludi”. Dove la Vevera, il torrente femmina Cominciava a raccontare Cose di montagna alla città Ed io a vagare A ridosso della caserma Per scambi verdi di sesso in punizione. [ Tratta da JUCCI in uscita nel 2014 presso Mondadori, collana Lo Specchio. ]
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