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al testo proposto da Carla de Falco
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E' come a un uomo battuto dal vento, accecato di neve - intorno pinge un inferno polare la città - l'aprirsi, lungo il muro, di una porta. Entra. Ritrova la bontà non morta, la dolcezza d'un caldo angolo. Un nome posa dimenticato, un bacio sopra ilari volti, che solo vedeva oscuri in sogni minacciosi. Torna Alla strada, anche la strada è un'altra. Il tempo al bello si è rimesso; i ghiacci spezzano mani operose, il celeste rispunta in cielo e nel suo cuore. E pensa che un estremo di mali un bene annunci. |
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