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al testo di Loredana Savelli
alimini - baia dei turchi
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si levano fuochi dal lembo purpureo dell'orizzonte, tinge l'acqua puntuta di scogli un diamante: la baia dei turchi nel corpo bagnato un abbandono mai conosciuto. se fossi nata pesce qui starei beato.
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Emilio Capaccio
- 08/08/2013 10:50:00
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Bella poesia contemplativa e di ambiente con un verso finale davvero splendido.
Ciao Loredana
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Franca Alaimo
- 08/08/2013 00:43:00
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Il nosreo mare siciliano pieno di storia, di bellezza, dincanti. Lo conosco bene e so che a rimirarlo si vorrebbe essere pesci, magari per ornarsi di squame brillanti ocme schegge di diamanti. Bella poesia che accoglie la luce del mare e del cielo, labbandono alla bellezza, e ne risplende.
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Loredana Savelli
- 08/08/2013 00:36:00
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Ciao Nando: ricambio il saluto. Hai visto bene. Alimini è in prossimità di Otranto. Nella meravigliosa Cattedrale sono conservati i teschi dei martiri caduti durante la terribile scorreria dei Turchi di fine Quattrocento. Il dramma umano è adombarato, compresi i drammi recenti, ma forse si dimentica tutto per lo splendore adamantino del mare. La sua trasparenza è innocente!
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Ferdinando Battaglia
- 07/08/2013 19:57:00
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Ho dimenticato il saluto: ciao Lory.
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Ferdinando Battaglia
- 07/08/2013 19:56:00
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"fossi nata pesce sarei beata di morire in questo mare":
Eppure mi comunica il senso umano di un dramma; e il richiamo della chiusa lascia intendere proprio questo, rimarcando la differenza tra il morire nel mare dei pesci e il morirci degli uomini (sembra, rinforzata lipotesi dalla parola "predata", un canto doloroso sulle tragedie degli immigrati, ma potrei sbagliarmi e me ne scuso).
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Luciana Riommi Baldaccini
- 07/08/2013 12:57:00
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... ma poiché non sei nata pesce, continua beatamente a nuotare!
Ciao!
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Leonora Lusin
- 07/08/2013 10:45:00
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Bellissimo abbandonarsi ad un mare di diamante...buone vacanze
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