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al testo di Amina Narimi
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Ho messo nel baule d'aramen il bianco che si posa tra la carne il sogno di chi porta dentro i fiori l’infinito così largo in mezzo al petto E' stato assorbito tutto.
sale alto che non parla ancora sbiancando una luna sul sentiero l’angolo dove mette piede il cuore Un' intermittenza, cerca altra cosa:
per colpirci, per amarci ancora fa sembrare nuova la prova dell’origine ed antica la nuova sensazione.
Il fantasticare è così assiduo ! che stringe l’avvenire a giuramento.
Nel corteo di phantasma e phantasia riprenderebbe il canto- ed è per questo che –amorevolmente- non ti scrivo : come ogni cosa qui_ che dialoga a distanza_ è tutto l’ll possibile - in nessun luogo mai.
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