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al testo di Marina Pacifici
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Già la sera il lago imbruna e il riverbero del giorno si perde nella carezza dell’onda. Sola osservo l’incresparsi del lago attendendo l’aurora di un ritorno nel fremito del pensiero triste e vago. Già la sera nei colori della malinconia il paesaggio ammanta mentre il battello va lasciando quieta la scia. Già la sera è al mio fianco decantando i ricordi nel rimpianto che incalza. Chissà dove incederà assorto il tuo passo per la fiorentina via nel profumo di querce e ulivi che nel vespro dalle verdeggianti colline avanza. Già la sera dipinge nel cielo i sogni ed il desìo quando in un manto di stelle verso l’opposta riva navigavamo sulla rotta della tenerezza tu ed io. |
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