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Padre

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Ora, che tra i radi

 

cigli del sentiero,

 

algida

 

lampeggia la sera,

 

tu ti condensi, padre.

 

In canuta nube

 

d'alito caldo,

 

e sali su, curvo,

 

dall'erta costa.

 

Scordato hai la strada

 

e giri smarrito la testa

 

a sinistra, a destra... 

 

E, mentre mi vedi,

 

come salice piangi

 

di me

 

e del mio saliscendi. 

 

 

 

 

 

   

 

  

 

 leonora.lusin - 20/03/2017 05:55:00 [ leggi altri commenti di leonora.lusin » ]

Comincia classica con una musica assai frequentata dalla poesia italiana ma poi vira fino ad arrivare al saliscendi finale...dove c’è uno scambio di parti ed è la figlia ad avere problemi di orientamento.
Approfitto per salutarti.

 Loredana Savelli - 19/03/2017 18:48:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Esemplare poesia senza nessuna sbavatura sentimentalistica, in compenso un senso di paternità e di gratitudine filiale che trasudano.
Ciao Alessandra.

 Amina Narimi - 19/03/2017 10:09:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Un lungo abbraccio che sale, che scende commosso, tra queste lacrime luminose

 Maria Musik - 19/03/2017 08:53:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Grazie Alessandra, in ritardo ma non del tutto: certe poesie "non passano" come certi padri.

 Alessandra Ponticelli Conti - 29/09/2013 08:33:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Emilio, a parte la commozione, non so come ringraziarti per questo pensiero speciale di cui hai voluto farmi dono. Il testo, di una leggiadria e di una tenerezza indicibili, arriva diritto al cuore. La traduzione è splendida e credo che la resa del testo parli da sola. Un traduttore ( ma questo è un discorso lungo e non si può certo affrontare in questa sede) è " uno scrittore" e come tale dovrebbe essere riconosciuto. Purtroppo in Italia questo non accade. Restituire in un’altra lingua le sensazioni di un autore è, "riscrivere". E questo, tu sai farlo benissimo.
Grazie. Grazie, di cuore
Ale

 Emilio Capaccio - 29/09/2013 01:27:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Le mani di mio padre hanno grosse vene come corde azzurre
su un fondo di macchie già del colore della terra
- sono belle le tue mani -
per quanto affrontarono, accarezzarono o fremettero della nobile collera dei giusti...
Perché c’è nelle tue mani, mio vecchio padre, questa bellezza che si chiama semplicemente vita.
E all’imbrunire quando esse riposano sui braccioli della tua poltrona preferita,
una luce sembra venire da dentro di esse...
Verrà da questa fiamma che a poco a poco, lungamente, andasti alimentando nella terribile solitudine del mondo,
come chi riunisce qualche stecco e tenta di accenderlo controvento?
Ah, come li facesti ardere, fulgere, con il miracolo delle tue mani!
E è ancora la vita che trasfigura le tue mani nodose...
questa fiamma di vita – che trascende la propria vita...
e che gli Angeli, un giorno, chiameranno anima...


Le mani di mio padre
Mario Quintana [1906-1994]
- brasiliano –

Trad. E.C.

 Alessandra Ponticelli Conti - 26/09/2013 20:58:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Grazie, amici cari, per avere condiviso con me il ricordo di mio padre. E grazie per l’assidua vicinanza!
Alessandra

 Nando - 26/09/2013 06:03:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Si condensa il dolore, si espande coinvolgendo i "legati" dall’amore, ma sono proprio questi legami d’amore a dare ancora un bagliore di luce, un conforto. Dietro quel padre canuto, smarrito dal dolore di una figlia, c’è un altro Padre, anch’Egli, in un modo per noi inafferrabile, si commuove a compassione per i patimenti dei figli.
Una scittura poetica perfetto in sé, eccelso il suo dire, sublime nel dono di anima che offri a noi lettori.

Ciao Alessandro

  Cristina Bizzarri - 25/09/2013 20:27:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Una poesia che contiene la magnificenza di un gesto, di un apparire. E questo gesto e questo apparire hanno la grandezza solenne di una visione, la mesta regalità di chi già troppo ha sofferto. Come non pensare a Lear. Ma anche alla dolce Cordelia.
Un testo che è contemporaneamente immagine, perché appare improvviso davanti allo sguardo e lo abita completamente. Da questa fusione nasce il sublime, e la commozione.

 amina narimi - 25/09/2013 20:14:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

anche Lui è sceso mentre tu sali...Vi stringo insieme di una bellezza che smarrisce. Grazie del dono di questa Tua intima poesia

Ciao Alessandra un abbraccio

 Cristiana Fischer - 25/09/2013 19:04:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

è ... terribile, Alessandra, lui piange di te e del tuo saliscendi! ma è così

 Loredana Savelli - 25/09/2013 16:20:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Un filo invisibile unisce profondamente padre e figlia. I silenzi infine si riempiono d’intensità. Forse succede quando la vita mette entrambi sullo stesso piano, quando si affronta un dolore insieme e allora non conta l’età, viene fuori la solidarietà più pura.
Un abbraccio, riesci sempre a dire tanto perché tanto hai da dire "tra" le parole. Ciao!!

 Loredana Savelli - 25/09/2013 15:52:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Un filo invisibile unisce profondamente padre e figlia. I silenzi infine si riempiono d’intensità. Forse succede quando la vita mette entrambi sullo stesso piano, quando si affronta un dolore insieme e allora non conta l’età, viene fuori la solidarietà più pura.
Un abbraccio, riesci sempre a dire tanto perché tanto hai da dire "tra" le parole. Ciao!!

 Emilio Capaccio - 25/09/2013 14:25:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Hai scelto di rivolgerti al padre con uno stile classico, esattamente come un tempo ci si rivolgeva ai genitori dando del "lei" o del "voi"...sì, mi è venuto questo pensiero, non so perché: sciocco!

La trovo molto bella, molto profonda e intrisa di dolce tristezza o forse di bianca malinconia

Ciao Ale.

 Luciana Riommi Baldaccini - 25/09/2013 14:06:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

molto toccante, ma senza alcun cedimento alla retorica dei sentimenti, questo incontro con il calore ancora presente di un padre, smarrito anche lui, con cui condividere il pianto...

Ciao Alessandra

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