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Jardin du Luxembourg

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Le case di Parigi non temono il vento né la fantasia
(sono solidi fermacarte,
contrappeso dei sogni).
Nel fiume corrono barche bianche piene di gente
che reclama un saluto a quanti stanno sulla riva;
è gente dall’umore eccellente e liquida il passato.

Da un taxi scende una coppia di turisti ricchi
con abiti brillanti: li aspettano camerieri
con la divisa che la moda non ha trasformato.

Intanto, il Jardin du Luxembourg comincia a svuotarsi
e diventa un gigantesco erbario silenzioso;

non ricorda quanti passarono
per i suoi viali senza pensare che non vivono più.

Qui soggiornava Mickiewicz, e lì August Strindberg
lavorava alla pietra filosofale
che non riuscì mai a trovare.

Imbrunisce, scende una notte austera dall’est,
ombrosa e taciturna.
La notte viene dall’Asia e non pone domande.
Quant’è bello l’esotico, quanto è fredda la felicità.

Si accendono luci gialle alle finestre sopra la Senna
(c’è qui qualcosa di davvero misterioso: la vita di altre persone).

Lo so, in questa città non c’è nessun segreto.
Ma ci sono i platani, le piazze, i caffè, le strade accoglienti
e lo sguardo chiaro delle nuvole che si spegne lentamente.






(http://cantosirene.blogspot.it/2013/08/una-sera-parigi.html)

 Leonora Lusin - 20/08/2013 16:25:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Proprio bella!

 Cristina Bizzarri - 11/08/2013 18:13:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

L’ho letta con diffidenza,all’inizio. la solita poesia parlata, saccentina, che si vuole originale, non vuole esssere lirica, il solito intellettualoide radical-chic ecc.ecc.
Poi ho continuato, nonostante il mio fastidio, da prevenuta. E l’ho trovata di una bellezza che ti fa sentire le cose, il loro potere evocativo. Cose che, da sole, dicono tutto lo sconcerto, la meraviglia, la malinconica noia di essere soltanto vivi. Così l’intelligenza penetrante della visione, le sensazioni che fa nascere in chi legge, lo sguardo del poeta, tutto questo fa davvero credere che la poesia è un dono divino!
Grazie Loredana, tu sei completamente "permeabile alla poesia", e le tue proposte, si sente che prima ti sono passate attraverso. Così è come una carezza che ci fai, o un buffetto, o un occhiolino ... comunque qualcosa di estremamente gratificante!!!
Un bacio. E perdona la melassa. E’sincera però!
( :-* )

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