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al testo di Salvatore Solinas
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Ai chiari specchi dei cieli nostalgico vola il gabbiano. Corusco di procelle vibra l’orizzonte. Il buon senso ammaina le vele ma il cuore con esso ribolle sognando celesti spazi inesplorati.
Attorno al campanile fanno ruota i piccioni posandosi lievi a gara sui tegoli grigi imbruniti dal tempo, da secoli di piogge, da soli cocenti e chiari di luna, dai dolci sorrisi dei cieli.
Migrano nella nebbia uccelli dalle vaste ali evanescenti, anime nella libertà dell’aria sfiorano le torri del vetro grigie, disposte al freddo e alla tristezza.
E tu anima scalza cosa vai cercando nel suolo arso dal ghiaccio?
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