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al testo proposto da Loredana Savelli
Strofe veneziane
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STROFE VENEZIANE, 2, VIII
Scrivo questi versi, seduto all'aperto su una sedia bianca, d’inverno, con la sola giacca addosso, dopo molti bicchieri, allargando gli zigomi con frasi in madrelingua. Nella tazza si raffredda il caffè. Sciaborda la laguna, punendo con cento minimi sprazzi la torbida pupilla con l’ansia di fissare nel ricordo questo paesaggio, capace di fare a meno di me.
(da Poesie italiane, Adelphi, 1996 – Traduzione di Giovanni Buttafava)
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