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al testo di Serenella Menichetti
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Ti muovi tra panorami di universi nudi in sussurri di passi. Ogni rumore un sussulto.
Sei l'allodola non più messaggera del mattino. Sei la farfalla senza pulviscolo precipitata negli inferi. Sei mamma rondine caduta con l'insetto nel becco. Sei la pianticella dalla furia del vento divelta.
Contro il tuo petto: acuminate frecce! Tante quante, pensano, siano le tue colpe.
Per trasmutarti: In ombra, alla ricerca del suo corpo, in Robot all'obbedienza programmato. In involucro vuoto, accartocciato. Preso a calci, per sfogare la rabbia cieca, dopo l'amaro risultato di un confronto con te.
Per sopprimerti: Una lama conficcata nel cuore. Il colpo letale. Un gioco da niente. E benché il coltello venga loro offerto sempre dalla parte del manico. Ti posso assicurare che la perdente non puoi essere tu!
Perché loro, ancora, non hanno capito che nemmeno il soffio della morte riuscirà a spegnere la tua immortale luce! Serenella. |
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