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al testo di Silvana Baroni
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La formica è nuda sulla sedia ho la lente funeraria e la vedo piatta liscia disidratata Scopro che le formiche invecchiano e muoiono di notte inumate nel vaso delle bianche azalee penso e scommetto su quello interrato quindi torno agli inutili esercizi da camera seguita a vista da un metronimo Con le braccia sulla traiettoria degli stinchi respiro così che la polvere va giù e divarica dentro Guardo in alto il decoro delle nuvole è sempre più alto e al centro un isterico baratto impedisce da sotto l'impalo La miglior fuga è camminare camminare camminare sorpassare le formiche che muoiono- |
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