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al testo di J.J. Tompson
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Perchè abbia iniziato a scrivere in fondo non l'ho ancora ben capito.
Non credo di averne la stoffa, non ho studiato classici,ho iniziato a leggere in tarda età (diciamo intorno ai 29 anni). Però ci sono giorni, che proferire parola con qualcuno mi rimane difficile,e quindi parlare con un foglio di carta,che non mi giudica,che mi ascolta,che tutto sommato mi apprezza,è più semplice. Non che scriva chissà cosa di così fantasmagorico,ma almeno riesco a a liberare il mio spirito,ad avvicinarmi di più a me stesso,e non vergognarmi o biasimarmi,cosa che non so perchè, se non scrivessi sarebbe quasi naturale...mah Come tutti non conosco il mio futuro,in giovane età mi son fatto la domanda che ognuno di noi ad un certo punto della vita,e da che mondo è mondo, si è posto, ovvero "chi sono Io?"...e non so,forse è così che deve essere, a giorni mi riconosco come un essere senziente, sento di avvicinarmi di più a quella parte che ritengo sia fondamentalmente la parte vera di ognuno, ovvero lo spirito,o l'anima o come si voglia chiamare,ma ci sono giorni che mi sembra di essere un naufrago in mezzo al mare, solo, confuso, spaventato, arrabbiato ...alla ricerca di un ancora di salvataggio, ma dove invece sembra che tutti mi abbandonino,che mi deridano,mi odino, allora vorrei morire, ma non fisicamente,ma mentalmente, vorrei uccidere quei pensieri che corrodono come ruggine il ferro... Però poi penso che questo è ciò che sono,che forse merito di essere,o meglio, sono ciò che ho scelto di essere, e quindi riesco a rimanere diritto, e tirare avanti. In fondo questa parte di esistenza, che credo sia una delle tante che il mio spirito avrà,è comunque preziosa,è comunque meravigliosa,è un dono, che va tutelato e amato, qualunque cosa succeda. LA vita è gioia e dolore si dice,e apprezzarla è un dovere prima che un diritto, perchè comunque è vita. |
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