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la poesia è scrittura concentrata

in cui le parole si concertano non solo

si rinforzano di significato

si contraddicono si innamorano

l'una dell'altra e cercano parenti

e lontane amicizie e procreano

paroline curiose o progettano

cattedrali e teorie

                                 ah la poesia, che eterna

felicità del parlare del pensare

e del ragionare!

 

 

 Lorenzo - 07/04/2014 09:35:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo » ]

Sono baruffe digitali, cara Franca, perché su internet non ci si guarda direttamente negli occhi e non ci si stringe la mano.
Per questo propugno la poesia di strada e in strada, a km zero.
Venite a trovarmi al Ghetto, che da me non si litiga.
Ma in Sicilia, c’è ancora qualche cantastorie, o è tutto artificializzato anche lì?
Baci

 Franca Alaimo - 07/04/2014 00:45:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

oh, miei cari poeti che esagerata baruffa è venuta fuori da questa poesia! Eppure mi sembra che Cristiana volesse solo celebrare la poesia per la sua varietà e anche per quell’imprevedibile gioco della sonorità che quasi quasi ci cava dalla bocca parole che non avremmo pensato di scrivere un attimo prima. C’è, mi pare anche un pochino di allegra ironia in quel suo dire che si tenta di costruire con le parole cattedrali e teorie: l’avete fatto e non ve ne siete accorti?
Niente cattedrali, e soprattutto niente teorie: il fatto che ognuno abbia la sua dice di per sé che sono tutte verosimili, non vere.Io, per esempio, non voglio offrire alcuna teoria. La poesia è libertà, emozione, è pensiero duttile, ondoso, sfaccettato come un diamante, è miracolo.
E infatti che altro è scrivere e scrivere e scrivere se non inseguire la Verità, la Bellezza, la Gioia? Che altro è se non volere dare voce a quel silenzio che è il più grande, il più misterioso dono che ci sovrasta? fate la pace....via! buonanotte, miei amati: Cristina, Nando, Lorenzo, Cristiana e tutti gli altri!

 Nando - 06/04/2014 15:09:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Con un po’ di timore intervengo ancora una volta, anche se ormai penso ci sia poco da aggiungere a quanto già detto da Cristiana nel suo ultimo commento.
Caro Lorenzo, non penso che qui ci siano vincitori e vinti, qui ci sono persone, come te, che s’interrogano, cercano, discutono, si confrontano, scrivono, vivono, muoiono senza nemmeno che riusciamo a saperlo, persone diverse con pensieri e convinzioni diverse; non mi sembra un buon metodo quello di porre la questione in termini di aut aut, è stato sempre difficile per tutti nel corso dei millenni arrivare ad una riconosciuta universale verità e lo è difficile ancora oggi. Accettiamo serenamente le nostre differenze, forse c’è chi è già in un punto avanzato, chi è ancora indietro come me, può darsi che alla fine ci ritroveremo tutti paralleli, ma perché ora andarsene? La trincea di Ungaretti per te potrebbe essere questo nostro confrontarci (mi perdonino le vittime di tutte le vere trincee), se non testimoni tu le tue certezze sulla Poesia, forse nessun altro lo farà…
Per quanto riguarda leggere i tuoi suggerimenti, hai ragione solo in parte: anche tu hai affermato che non riesci a seguire tutte le sezioni del sito, che spesso ti capita di lasciare pubblicata una poesia e non avere nemmeno il tempo di commentare gli altri testi, gli impegni sono molti e non sempre c’è tutta la disponibilità e l’agio di completezza come si vorrebbe e penso senza pregiudizi; anzi, trovo davvero bello (non mi vengono altri aggettivi) che i più preparati condividano il loro sapere (perché sai, Lorenzo, il tanto biasimato sapere serve, sapessi come serve, riconosciamo quanto la cultura sia una grande opportunità anche per leggere le emozioni, forse occorre non aver studiato per rendersene conto: è la stessa sensazione di non parlare la lingua che parlano tutti gli altri, è la mancanza di parole per dare un corpo alle idee e alle proprie sensazioni ed emozioni), ma le ristrettezze di tempo e di altro ci condizionano, sarebbe davvero una grande ricchezza dedicarsi completamente allo studio e alla ricerca, pure insieme.
Ecco, forse confusamente ma ho detto quanto volevo dirti, sempre con stima.
Ringrazio anche Cristina, perché condividere un’esperienza così personale, è sempre frutto di generosità.
E un saluto a Cristiana, la sua pazienza nei miei confronti mi commuove.


 cristiana fischer - 06/04/2014 10:59:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

ma no, Lorenzo, perchè dici così? Damasio va benissimo, ma ti dice qualcosa il suo interesse per Spinoza? voglio dire che siamo dentro un ampio mondo di pensieri, con moltissime posizioni, grazie a dio, che si confrontano e si rapportano
quanto ai bei pensieri che puzzano (!) puzzano anche peggio i brutti pensieri, oppure, rovesciamo la prospettiva, anche sui pensieri "belli" e "brutti" si ragiona, in filosofia in poesia in politica in musica, e in scienze come infatti fa Damasio.
io non ho in tasca dei criteri definiti per tutto, per qualcosa sì, come tutti, il resto è affidato, da milioni e dico milioni, di anni alla comune riflessione (che si chiama anche guerra) :-))

 Lorenzo Mullon - 06/04/2014 10:41:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Approfitto per dire un’ultima cosa ed andarmene del tutto.
Sento una puzza pazzesca di amore per i bei pensieri, e di zero trasformazione. Quando Carmelo Bene dice di sentire puzza di dio è proprio questo: baloccarsi con le astrazioni. La poesia parla da un luogo che viene prima dei pensieri, ma questa verità non interessa. Qui ho proposto la lettura di Antonio Damasio e del suo ormai vecchio libro L’errore di Cartesio, niente, neanche una parola in risposta. Per non dire di Ungaretti e della sua trincea di luce, e di tutto quello che ho tentato di proporre in passato.
Non c’è riscontro, parole al vento, un dialogo impossibile.
Prendo atto che ogni proposta incontra un muro di pregiudizi, e porgo i miei distinti saluti

  Cristina Bizzarri - 06/04/2014 00:28:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Sono tornata pochi minuti fa da un incontro. A Loreto, un ex monaco ora prete focolarino, padre Marc, ha parlato del biasimarsi. Ci sono andata con un’amica, non c’ero mai stata. Mi ha molto colpito la sua magrezza, mi ha fatto sorridere il fatto che mettesse gli accenti sbagliati alle parole. L’odore di cedro in tutto
l’appartamento si fondeva con l’aria e con le parole. Mi ha ricordato il mio amato zio morto cinque anni fa a novant’anni. Lui ne ha settantacinque. Ha parlato dei padri del deserto e delle poche cose, in fondo, che si dicono per purificare la mente e il cuore. E lui, le parole, gli odori, il suo indossare alla fine del discorso un mantello candido con cappuccio per dire una messa di purificazione, il suo
accostarsi a me per un saluto, il modo di parlarmi, quello che mi ha detto ... ecco Cristiana, scusa questa interferenza, è solo per dire che il linguagmgio ha tante vie. E, anche se io non sono praticante, ho sentito che lì, in quel segmento di tempo, c’era una verità, un codice per collegarsi con l’assoluto. Una poesia ... non saprei dire altro per comunicare la mia sensazione di pienezza che forse avrei potuto ricevere in altri modi. Ma è avvenuto così. E questo mi porta a credere che tutto può esse "filopoesia" e celebrazione. Mi rendo conto di relativizzare e banalizzare, ma da non cattolica praticante mi sento per ora libera di dire che religione, filosofia e poesia sono sorelle. Ho divagato e chiedo scusa, ma volevo comunicarvi queste mie pasticciate riflessioni sulla "sacralità" della parola e sull’importanza del contesto in cui viene detta, che le conferisce un valore particolare.

 cristiana fischer - 05/04/2014 18:02:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

tè bollente, fa un freddo cane!

 Lorenzo - 05/04/2014 18:00:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo » ]

battaglia persa, la mia
se non ci si riesce a capire, ok, facciamoci almeno un goccetto
niente goccetto? col vecchio cart? no-o?
rigidoni

 cristiana fischer - 05/04/2014 17:53:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

si potrebbe anche dargli un taglio: Parmenide scriveva in versi, e Lucrezio ha scritto un poema, più vicino Leopardi, grande poeta, è un filosofo, e oggi Roberta De Monticelli, filosofa, è poeta. sono piccoli esempi, ma basterebbe fare attenzione alla scrittura entusiasmante di molti filosofi per avere delle controprove. siamo nel linguaggio e lo forziamo per esprimere tutta l’esperienza di vita che ci è possibile.
hai ragione Loredana, il linguaggio è condivisione

 Loredana Savelli - 05/04/2014 17:50:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Nando ha ragione e le parole a volte sono volutamente ambigue. Non c’è cosa più ambigua della poesia, mentre la filosofia si arrabatta per definire ciò che sfugge e vuole farlo in modo inequivocabile, invidiando il linguaggio scientifico. A volte penso che solo la matematica adoperi un linguaggio incontestabile perché precisamente definibile, ma certi matematici mi hanno detto il contrario, è quanto di più simbolico e opinabile ci sia... addirittura.
Anche il silenzio sa essere ambiguo, perciò creiamoci un nostro vocabolario, condividiamolo con chi ci conosce e divertiamoci così : ))
Ho banalizzato??
Un caro saluto a tutti.

 Nando - 05/04/2014 17:35:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Ma Loredana (alla quale chiedo perdono per la mia interpretazione che "forza" il suo neologismo) ha scritto "filopoesia" ovvero amore per la Poesia, che è proprio della filosofia, ricercatrice del Vero; e quale poeticità più della Verità emoziona di bellezza?
Caro Lorenzo, torniamo sempre dentro e con le parole, ci piaccia o no, sia in Poesia sia in Filosofia. Solo l’Indicibile ci potrebbe liberare da questi confini, ma allora il "discorso" non sarebbe più umano o soltanto umano.

 Loredana Savelli - 05/04/2014 15:17:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Il sole metterà sicuramente d’accordo il diavolo e l’acqua santa, come dire, il sole non si discute.
Ciao, cari

 Lorenzo - 05/04/2014 15:14:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo » ]

scusate, eh, io chiedo un po’ di attenzione, la poesia non c’entra niente coi pensieri, altrimenti avrebbe ragione Cartesio
e invece Cartesio è in errore, come dimostrò Damasio, prof autorevole, ben vent’anni fa e passa
leggetelo, almeno
baci
(che platea disattenta, esce il sole e vado al Ghetto
la poesia è bella, comunque, eh, riesce a bucare i pensieri ... capito? bucare i pensieri, no-o? pazienza)

 Lorenzo - 05/04/2014 15:07:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo » ]

mizzeca, filopoesia è come mettere insieme il diavolo e l’acqua santa

 Loredana Savelli - 05/04/2014 14:12:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Ho capito la dedica del titolo!!
Molto bella. Una filopoesia musicale.
Ciao!

 Lorenzo - 05/04/2014 11:54:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo » ]

Bella... le paroline curiose poi, le vedo zampettare allegramente o impertinenti

 Lorenzo - 05/04/2014 11:42:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo » ]

ah ah ah ! !
(sempre affettuosamente, eh, però cavalchiamo le emozioni, parlano più dal profondo, anzi vedo fragili colori, anemoni, vocine innamorate, sbuffi di micronuvole... e pioggia, mannaggia, qui piove e non vado al Ghetto, i libri sono sensibili all’umidità)

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