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al testo proposto da Loredana Savelli
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Pensavo che tu potessi essere un cane fedele
un cavallo arabo selvaggio un precursore di un qualche dio che non ha lo stesso sapore dei datteri secchi della tribù. Per me ho stracciato il contratto di eredità con il passato sradicando gli alberi della mia tribù abbracciado la libertà dei fuorilegge. Ahimè, ho scoperto che la tua spina dorsale era solo una colonna di nebbia gelata nello speccho orientale di Narciso e tu: niente più di un messaggero del Sultano un altro ruffiano che osanna le virtù dei frutti della Mezzaluna Fertile. |
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