Fiammetta Lucattini - 13/05/2014 10:02:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Ieri ho comprato una rosa gialla di plastica.
In fondo non era male...
Posso guardare qualcosa di semi-vivo invece che il vaso vuoto. :)

 Antonio Aiello - 12/05/2014 18:41:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

più facile parlare di fiori che di uomini e di amori o di morte perché non possono scuoterci dalle radici e non si rischiano, come con uomini e amori, dialoghi o meditazioni che possono anche scatenare i tormenti più tormentosi: quelli senza rimedio...
Magico il finale dei fiori che possono muoversi se le stelle acconsentono! o se addirittura riescono a muoversi e a parlare come nella meravigliosa poesia "I fiori" (se ben ricordo) di Aldo Palazzeschi!

 Cosimina Viscido - 11/05/2014 23:32:00 [ leggi altri commenti di Cosimina Viscido » ]

Bellissima poesia che, di sicuro, rileggerò più volte per entrarci meglio dentro...ma per ora, su una cosa mi trovi in perfetto accordo: parlare d’amore è difficilissimo.

Passando di qua, sulla Recherche, volevo lasciare un saluto anche a te...
Ciao ciao :)

 Guglielmo Peralta - 11/05/2014 15:53:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

I fiori sono le stelle che sbocciano in terra, e le stelle sono i fiori che splendono nel prato del cielo. Perciò, parlare di fiori è parlare di cose celesti; è contemplare il cielo nel loro profumo e nei loro colori; è intra-vedere la luce stellare che, tuttavia, essi celano impedendoci, spesso, di cogliere la loro corrispondenza con le stelle. Eppure è più "facile parlare di fiori" e con i fiori, "perché muti (ci) ascoltano", quasi con devozione, e sono obbedienti alle stelle, le quali acconsentono loro di ri-mandare, di rifletterne la bellezza e parteciparla a noi, in segreto.

Versi di uno splendore profumato!

 Cristina Bizzarri - 11/05/2014 15:20:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Fantastiche le tre riprese che ogni volta ribadiscono il tema, come in un leit-motiv che è un parlare tra sé e sé. E non si sa quando sia iniziato, si sa che appartiene a un vissuto, dove la "vivente" è abituata ad ascoltare e a non giudicare. Così la delicatezza e la bellezza di questa poesia sono proprio nel non cercare colpe o colpevoli all’esterno, ma piuttosto nel raccogliersi in se stessa e sommessamente meditare. E l’immagine dei fiori ha già in sé il potere di lenire l’amarezza, di aprire la mente alla luce e alla gioia, pur nella consapevolezza della fragilità e dell’impermanenza delle cose di questo mondo.
Bellissima Loredana!

 Loredana Savelli - 11/05/2014 13:08:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

a Lorenzo: le badanti è bellissimo. Magari avere come badante (ex-mandante) una stella.

Un caro saluto a tutti

 Lorenzo Mullon - 11/05/2014 12:59:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

basta parlare, diventiamo un fiore, altrimenti a cosa serve, non possiamo trovare nelle stelle le nostre badanti

 cristiana fischer - 11/05/2014 10:46:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

la mia prima domanda è "con chi"? è più facile parlare di fiori piuttosto che di uomini e amori
perché dei fiori sono le stelle le mandanti, mentre delle altre conversazioni con altri...

 Ferdinando Battaglia - 11/05/2014 00:49:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Con la discrezione propria della tua personalità, delicata e attenta all’altro, mostri la nostra presunzione e superficialità perché, per quanto siamo fatti di polvere e fango, pensiamo di essere, autoreferenzialmente, vita e bellezza, mentre dovremmo imparare dai fiori, nostri fratelli, la docilità e quel quieto stare, consapevoli che le stelle sono le nostre mandanti, non perché lo siano davvero, ma perché ci raffigurano in fondo il nulla che sappiamo di noi e di loro e dei fiori.

Forse, Lory, come sempre, sono andato fuori rotta, però questo mi è sembrato di "leggervi" nella tua bella poesia.

Buona domenica

 amina narimi - 10/05/2014 23:34:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

come globuli rossi senza nucleo quelle stelle sono splendide bambine che si curano dei fiori, che li mandano a danzare per l’ascolto

Ancora bellezza, il Tuo dono, di Poesia

 Alessandra Ponticelli Conti - 10/05/2014 20:37:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Una poesia sull’ascolto, purtroppo tanto raro da trovare. Ed ecco che gli unici interlocutori del poeta divengono, allora, i fiori. Silenziosi, muti, ascoltano la vita e la bellezza seguendo solo le indicazioni delle stelle.
Un testo originale, molto bello, che invita alla riflessione.
Un abbraccio
Alessandra