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al testo di Vincenzo Corsaro
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Perché scriviamo? cosa ci spinge a farlo? Certo l'uomo l'ha fatto sin dagli albori, aveva scoperto che era pratico e comodo. Uno scritto resta, non si cancella, non viene interpretato come una frase riportata che rischia anche di svanire in ricordi confusi. I grandi uomini hanno avuto l'opportunità di far conoscere le loro idee, le loro opere ed è stato un bene per l'umanità... cosa saremmo oggi senza quegli scritti? Le loro parole sarebbero giunte sino a noi? E noi... comuni mortali... perché scriviamo? Perché probabilmente abbiamo bisogno di sviscerare i nostri pensieri, belli o brutti, a qualcuno... e un foglio di carta è il nostro primo amico a cui confidare i nostri sentimenti, affidare i nostri più intimi segreti. Ma perché poi decidiamo di pubblicarli? di farli conoscere a tutti? Forse perché sappiamo che molti altri hanno i nostri stessi problemi... e rendendoli noti ci sentiamo meno soli noi e loro? Se così fosse, sarebbe un bel gesto... O forse perché poi in noi subentra un po’ di vanità, un po’ di competizione, una caccia sempre a maggiori consensi? che poi se non li ottieni resti deluso? Uno scritto...è uno scritto, può piacere o non piacere... e poi... in fondo... la vita è ben altra cosa. |
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