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al testo di cristina bizzarri
Stanze di gravit e fuga
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Karin Andersen - Gravity is not for everyone, 2006 To my sister Stanze di gravità e fuga l'amore - qualunque amore germogliato
in semi discordanti come il tre dal due eppure uno. Ancora intero e alieno quello che principiò - il mare, ondulante madre alluna e oscura - e tu non sai. Di stanza in stanza in altri luoghi - gravità e fuga in semi discordanti come il tre dal due -
eppure uno.
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Lorenzo Mullon
- 19/06/2014 16:28:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
< i tragitti tra i singoli sono nel linguaggio, ma allarrivo che è la partenza che non è né più né arrivo né partenza perché è il luogo dove siamo da sempre non cè nessun linguaggio, nemmeno il bisogno, solo pienezza, pienezza direttamente condivisa >
{ forse, eh, magari mi sbaglio, anzi di sicuro, sono solo una puzzola del pensiero }
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Lorenzo Mullon
- 19/06/2014 16:20:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
forse per trovare quello alieno bisogna uscire dal palazzo, forse non principiò nemmeno perché non fu causa di nessun effetto, forse questa confusione appare perché non riusciamo a vedere se non attraverso la causalità, e ancor meno pensare al non tempo perché il pensiero si snoda nel tempo e langoscia ci assale
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Cristina Bizzarri
- 19/06/2014 15:45:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Eh già cara Cristiana, tragitti che trasportano le nostre storie.
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Cristiana Fischer
- 19/06/2014 14:55:00
[ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
lunità è già due, e il tre è già doppio, è ineluttabile: i tragitti tra i singoli sono nel linguaggio
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