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al testo di Stefano
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NEL GIARDINO ILLUMINATO E MUTILATO DELLA MIA ANIMA Diniego l' assoluto della stupidità, e rinnego l' insolenza della viltà e arroganza Umana che sol in talune persone affligge danno, povero Cristo in Croce a subir le loro plagerìe e sottili carezze, che in esse recano lo stesso veleno del serpente. Io non odio nessuno, e mal non voglio augurare nemmeno al cobra che per ignoranza soffoca tante prede inermi, d' un fauto infausto e vendicativo. Ma io voglio spalancare il Giardino della mia Anima, alla splendida e sinuosa Luce e voglio che l' Astro senta il mio lamento insieme al canto, e in sè farà suo l' immenso e mi vorrà al suo fianco Eterno, dolce luna accogli la mia anima nella dolcezza di fulgidi Angeli, teneri e amabili Cherubini che m' amano per la mia variegata e nuda Essenza. Ringrazio la Bellezza, la Natura e l' intero Creato per ciò che sono ed ogni giorno attingo e mai rinnegherò alcun dolore, in esso fondiamo e forgiamo la Perla affinchè diventi dolce Essenza della nostra Anima, nell' elaborata Vita radiosa e nel sarcofago dove la morte per tutti in esso si posa.
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