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al testo di Roberto Maggiani
Come un gatto appagato
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Quando scrivo una poesia che mi soddisfa mi alzo e molto lentamente mi porto vicino alla finestra. Pago come un gatto che si è appena cibato mi lecco i baffi e le mani – le passo umide sul viso e le orecchie. Se poi andrò ben oltre (fin dietro la nuca) vuol dire che pioverà.
(Tratta da "Insistenze")
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