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al testo proposto da Salvatore Solinas
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Gli anni passano, gli anni non passano mai. Non disperatevi. Non ritornate alle vostre case. Non dimenticatevi. Guardatevi negli occhi stingetevi le mani ascoltate il cuore. Spezziamo il pane in compagnia i piedi contro il muro. Parliamo di oggi, di domani con la forza del caso mentre battono i tamburi di latta (sono tamburi di sangue) un suono duro. Se la parola per molti è indecifrabile meglio con uno straccio trovato per terra fare qualche segno essenziale perché i tempi sono i boschi neri di Brecht, sono tempi di guerra.
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