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al testo di Sara Cristofori
Genova mia *
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Ridevo di gioventù e speranza mentre ti lasciavo ma sempre mi è mancato quel mare, il tuo, in lotta col libeccio le sirene delle navi in partenza coi sogni di qualcuno l'odore di basilico e di acciughe nei tuoi "carrugi" stretti dove i gatti cantano alla luna e tra vestigia splendide di un'antica prosperità le corse mie di bimba ebbra di sole e scogli e poi il primo amore nel profumo dei pitosfori... Tanto mi manchi ancora ma no, non tornerò ormai io e te, Genova mia, non ci riconosceremmo più.
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Marco G. Maggi
- 09/09/2014 16:26:00
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Sono cresciuto in parte a Nervi, sobborgo di Genova, mi permetto di fare mia la tua poesia, in cui trovo malinconia e sentimento veri. A me questo basta per sentirla nel profondo ed apprezzarla. Grazie
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Annamaria
- 09/09/2014 08:16:00
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Il profumo dei ricordi traspare in questi dolcissimi e raffinati versi. Complimenti, cara Sara. Annamaria
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amina narimi
- 08/09/2014 21:21:00
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Sì Sara, io credo che con gli stessi sogni che partivano si possa anche ritornare, sempre. Bellissima poesia, saudade purissima
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Lorenzo Mullon
- 08/09/2014 17:13:00
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le città sono persone, un maschera per ogni sguardo, anche di ritorno
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francesco innella
- 08/09/2014 15:43:00
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La nostalgia in versi per la tua bella Genova, ma col pensiero ci vai quando vuo, con esso possiamo viaggiare
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