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al testo di Sara Cristofori
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Piccoli fragili molecole folli ripiene di anima malate di morte di sciocca vita odii querelle battaglie guerre tanta paura inconfessata, e versi illusi... Poi alla fine restano solo un paio di lacrime forse un sorriso del giorno dopo, e così sia.
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francesco innella
- 11/09/2014 14:37:00
[ leggi altri commenti di francesco innella » ]
Dal tumulto dei pensieri allo stato di superamento di essi, dobbiamo sempre trascendeci è importante.
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Nando
- 11/09/2014 07:44:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
Leggendola e rileggendola, mi è venuta alla mente una delle ultime di Cristina Bizzarri, quella sul vivere aderenti ad una fisicità essenziale, apparentemente "aliena" da ogni contaminazione pur minima di filosofia dellesistenza; entrambe le poesie, che hanno in comune il fuoco dellattenzione sulle domande su cui la vita stessa interroga le nostre anime, riscattano con la forma del Bello lassurdo esistenziale, distanziando si però reciprocamente gli sguardi: rassegnazione sfumata da uno stoico sorriso per il giorno dopo questa, la rottura di un ragionamento convenzionale quella; ma comunque non sulle tesi va cercata la risposta, va trovata appunto sul piano estetico della sctittura poetica. Non si fanno rivoluzioni con le lettere, diceva qualcuno con altre parole, ma non possiamo disconoscere le diverse proprietà nutritive e curative della "parola". Chiedo scusa se ho scritto troppo e forse uscendo dal testo.
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amina narimi
- 10/09/2014 22:33:00
[ leggi altri commenti di amina narimi » ]
sì Sara si lotta faccia a terra correndo dentro tutto il corpo per fare entrare gioia, quella pietra luminosa strofinata fino al morbido, dove il buio spegne anche il buio colando ai piedi luce... cè ancora tanto giorno che sarà, per noi
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Lorenzo Mullon
- 10/09/2014 20:33:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
conoscere la paura è la chiave per non restare nella quotidianità ordinaria e così sarà
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