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al testo di Giuseppe D’Abramo
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nessun amore giace lontano da dove puoi guardare, nessuno spettro allunga la gamba di là di dove finisce il tempo, in questo sbiadito ritratto della giovinezza striscio verso te oltre le oscure porte della profezia.
nero, angelo nero, avido è il mio cuore, angelo di carne, carne di sangue, in questa cripta dimenticata marcio senza tempo sulle mie fantasie impazienti.
nere, pagine nere, mille piume d’inchiostro, romanzo di carne, carne di sangue, attraverso infinite ere di me passa la mia penna di tormenti. |
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