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al testo di Pietro Edoardo Mallegni
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Ricordi come stavi a rimirar cancelli chiusi e vuoti su ripidi gradini in discesa ? Come sorridevi ingenua al mondo nebbioso e non ne capivi la lingua ? Ricordi come te ne andasti quasi scivolando da quei meravigliosi gradini … Non vuoi ricordare come, ora, i tuoi sogni sanguinano, come stai affogando le tue preoccupazioni nella violenza .
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Arcangelo Galante
- 09/06/2020 11:11:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Voci, nell’anima dell’autore, si rincorrono e fanno riaffiorare concitati ricordi del passato. Impressi nell’esperienza vissuta, essi paiono restare sempre accesi, giacché la mente li alimenta, tra pensieri frequenti e forti emozioni. Eppure, un brusio di variegati sentimenti, coniugati a sogni infranti, fanno da contorno allintera scenografia descritta.
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