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il gancio

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lancio un amo al cielo:

è ora che il cielo si accorga

della fatica di uomini e bestie,

e dall'acque sollevi agitatori

di stelle: i perturbatori

 

 

 Fiammetta Lucattini - 02/12/2014 10:03:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Ma quale tempesta, cara Lory!
Non ti sei accorta che anche lo zefiro è trasmutato in australe?
La poesia sintetizza il tuo stato d’animo attuale, con tocchi brevi e felici, ma oggi forse è meglio inginocchiarsi e baciare la terra da cui Dio misericordioso scaturisce.
Questo è il mio pensiero e sono felice di confrontarlo col tuo e con tutti gli altri, perché sono uniti, ma non omogeneizzati, possiamo migliorarci, ed è già un risultato decente.
Ora che mi sono infiltrata, posso abbracciarti affettuosamente.

 Loredana Savelli - 02/12/2014 00:41:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Cari tutti agitatori di stelle che frequentate queste acque non sempre calme, che vogliamo fare?
Davanti a noi l’indicibile, dietro di noi il peso di parole insufficienti (sicuramente le mie).
Lasciamo la poesia a se stessa, se la caverà benissimo. A noi resti il suo desiderio.

p.s. Quasi mi imbarazza che dal mio testo sia scaturita una tempesta, facciamola passare.

 Lorenzo Mullon - 01/12/2014 21:42:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

ricordo anni fa un poeta albanese
mi stupì dicendo che i poeti tra di loro non si dovrebbero frequentare
la poesia è troppo intensa

penso sia giunto il momento di andare ciascuno per la propria strada
anche la polemica fa bene, a volte
finché si può costruire ancora insieme
oltre no
buon viaggio

 Maria Musik - 01/12/2014 19:49:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Oh, insomma, a costo di dovermi autocensurare, buttandomi fuori, lo devo proprio dire. Mi sono stufata. Non c’è modo di confrontarsi senza che escano insulti: sì, insulti perchè questo sono!
E, Lorenzo, non solo i tuoi...
Ma torniamo ai tuoi. PROPAGANDA???? MA DE CHE???
Di tutto ciò che ha scritto Turi, hai preso ciò che più ti tornava comodo e l’hai spiattellato estrapolandolo dal contesto.
Allora, visto che non ci sto più a prendermi in faccia lanci di ortaggi vari quando invito ad essere meno aggressivi, a rimanere sul testo, a non etichettare le persone (cosa che per altro, tanto per essere chiara, è uno dei miei compiti e non è certo il più gradito e confortevole), chiedo a te che, malgrado il focoso temperamento e la tendenza a ostracizzare o auto-ostracizzarti quando ti "senti" attaccato o contraddetto, a tuo modo esprimi opinioni: motivami con puntualità tutte le oggettive prove che questo sito sia propagandistico e di parte, spiegami cosa propagandiamo e dalla parte di chi stiamo. Perchè, altrimenti, per me non è una critica costruttiva ma un insulto.
Sui fatti sono disposta a confrontarmi anche con passione ma, scusami, a che serve criticare se non si esplicitano gli oggetti/soggetti di tale critica? Credo sia nel mio/nostro diritto, a questo punto, chiedere di motivare le critiche e, subito dopo, fare proposte chiare e sostenibili per il miglioramento.
Chiedo troppo? E, possibilmente, mi piacerebbe leggere frasi limpide, comprensibili ai più, me compresa che, ultimamente, proprio non riesco a comprendere da dove nasca tanto livore.

 Ignazio Jimenez - 01/12/2014 19:37:00 [ leggi altri commenti di Ignazio Jimenez » ]

Wow Lorenzo, la Meriniiii!!!
Dai Lorenzo, gira la manovella dell’organetto che riparte la solita musichetta, fino alla nausea...
ma dimmi, perché se un qualunque utente ti muove la benché minima critica cominci ad inveire contro il sito tutto? Sei immune o refrattario alla critica? Non la tolleri? Non ti piace? E poi continuare e la recherche di qua e la recherche mi fa e la recherche....sì la recherche ti ospita e tu non puoi fare a meno di starci visto che ci scrivi ogni cosa, ogni giorno, evidentemente altri siti ti hanno già cacciato.
"insomma, non accettate punti di vista diversi dal vostro
che io non etichetto
ma sono molto evidenti"
molto evidente è che tu non accetti punti di vista diversi dal tuo...
E dai con l’organetto e la solita musica e io resisto, e mi vogliono così ma io resisto.
Lorenzo riesci a rispondere semplicemente ad alcune domande?
Tu non ammetti di essere criticato?
Perchè ti piace inveire contro chi non la pensa come te?
Non vuoi essere etichettato ma attacchi etichette a tutti e al sito che ti ospita, perché
Il sito la recherche ti piace o no?
Vediamo se riesci a rispondere o la vanagloria ti impedisce di farlo.

 Lorenzo Mullon - 01/12/2014 17:12:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

< pardon, ho scritto sono molto evidenti
in realtà
è molto evidente, il vostro punto di vista
aggiungo: propaganda
non arte non recherche artistica ma propaganda
relativa alla vita di partito di cui parla Turi >

 Ignazio Jimenez - 01/12/2014 14:43:00 [ leggi altri commenti di Ignazio Jimenez » ]

Mah, non so, ma secondo me Lorenzo è sempre ben contento di poter tirare fuori il suo cavallo di battaglia, la solita canzonetta del perseguitato, e lui non può dire e lui non può fare, e lui è e gli altri contro, e lui sa e gli altri contro, e il sito sul quale pubblica ogni giorno di tutto e di più non lo lascia esprimere.

Suvvia lo sanno tutti che la censura certe persone ce l’hanno dentro, vorrebbero solo censurare chi non li incensa e con un semplice ed ovvio meccanismo psicologico proiettano verso l’esterno quel che hanno dentro, in questo caso la censura.

Poi ci sono anche gli effetti secondari, che Lorenzo non trascura, il primo, il più evidente, far parlare di sé, sempre e in ogni caso, ed il secondo distogliere l’attenzione dal bel testo di Loredana, ovvero sostituire il suo al DNA della discussione.

 Giuliano Brenna - 01/12/2014 13:44:00 [ leggi altri commenti di Giuliano Brenna » ]

Ah sì... Forse mi è sfuggito qualcosa... Condanna? Biasimo? Eresia? Non so, ho riletto tre volte tutti i commenti e non ho notato queste cose... Ripeto, capita di non trovarsi d’accordo su questioni anche fondamentali, ma da questo a biasimare o condannare ne passa... A meno che una obiezione sia percepita da chi la riceve come una condanna.
E ripeto la frase
"sempre tra le palle
un buttafuori giudicante, etichettante, di una arroganza indescrivibile" mi risulta essere quella che più condanna e biasima tra tutte quelle scritte in tutti i commenti precedenti.

 Lorenzo Mullon - 01/12/2014 13:07:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

sì avete ragione, sono da condannare, da biasimare
non ho idoli, ho trovato me stesso, non faccio parte di nessun gregge, e questo è insopportabile, inaccettabile!
come può un essere umano trovare se stesso? impossibile, è una eresia!
manca di umiltà, non si inchina di fronte a nessuno, sacrilegio!
mente, di sicuro mente, sarà ateo!
al mondo siamo venuti per fare esperienza del dolore, non è comprensibile, non si può trovare la gioia, non è possibile liberarsi, ci prende in giro!
rifiuta le nostre sante organizzazioni, i nostri dogmi, anarchico!
sostiene che la poesia siamo noi, pazzo!
dichiara che tutto è al nostro interno, vaneggia! dice di sentire dentro l’intero universo, pazzo individualista!
via via, non ascoltiamolo nemmeno, delira!
è un agitatore di stelle, agitato! [ ha ragione Giuseppe, grande! ]
rinchiudetelo!

 Giuseppe Terracciano - 01/12/2014 12:52:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Brava Loredana! Mi è piaciuta. Bella la chiusura degli "agitatori di stelle"! Un abbraccio

 Giuliano Brenna - 01/12/2014 11:37:00 [ leggi altri commenti di Giuliano Brenna » ]

Nando Battaglia, come chiunque altro, esprime la propria opinione liberamente. e lo fa con percorsi, convinzioni, conoscenze sue. Mi sembra sempre singolare come per difendere la propria libertà di opinione si debba cercare di limitare la libertà di opinione degli altri. Se non ci si trova d’accordo su di un tema, su di una affermazione su di una idea se ne parla, ci si confronta, non si parte lancia in resta con le teorie complottistiche che sanno ormai - francamente - di stantio.
E mi pare evidente che nello specchio che è questo sito ci si riflettono tutti quelli che vi partecipano, mi sembra evidente.
Inoltre, se qualcuno si sente vittima di abusi, discriminazioni, violenze di varia natura può sempre scrive a me o alla Redazione e cerchiamo di capire cosa sta succedendo.

Nello specifico, sottolineo due passaggi di Nando che mi sembrano illuminanti per una serena comprensione del suo commento.

"Concludendo, ognuno di noi coltiva proprie convinzioni, credo però sia utile e opportuno al dialogo l’ascolto dell’altro e non il pregiudizio"
e

"Non ho discusso i contenuti delle convinzioni, non era lo scopo di questo mio"

Mi sembra che sia abbastanza chiaro che non vi era alcun intento ideologizzante

e se vogliamo guardare le affermazioni

"giudicante, etichettante, di una arroganza indescrivibile"
e
"su questo sito siete ideologici, e quindi dovete dare una etichetta a tutto, altrimenti andate in confusione
poveretti"

ben si riflettono l’una nell’altra.

 Alessandra Ponticelli Conti - 01/12/2014 10:47:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Avendo lasciato un commento a questa splendida poesia di Loredana, mi sento di aggiungere, da credente, che è fisiologico, a volte, arrabbiarsi con il Dio nel quale ognuno ha il diritto di credere, specialmente quando ci pare di avvertirlo distante, se non addirittura assente. Sarebbe inquietante se ciò non accadesse.
A Lorenzo, tuttavia, vorrei far notare che l’analisi di Nando non è offensiva, né tanto meno ha la pretesa di imporre niente a nessuno. Si tratta di una precisazione chiara, argomentata e condivisibile. Per dirla con parole semplici, di un’ opinione espressa con l’equilibrio che lo caratterizza da sempre. Scusami, ma trovo esagerate e fuori luogo, invece, le tue parole. Parole inappropriate e ingiuste sia nei suoi confronti, sia nei confronti della Redazione. Mi piace ricordare - e questo è evidente a tutti - che su questo sito ognuno ha sempre potuto esprimere con libertà il proprio pensiero.
Nell’augurare una serena giornata a entrambi, saluto cordialmente
Alessandra

 Lorenzo Mullon - 01/12/2014 09:19:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

grazie per avermi dato dell’ateo
su questo sito siete ideologici, e quindi dovete dare una etichetta a tutto, altrimenti andate in confusione
poveretti
ho solo riportato una affermazione, senza commentare, e mi ritrovo il buttafuori ufficiale del sito - avallato dalla splendida redazione che non ha mai mosso un dito per trattenerlo - sempre tra le palle
un buttafuori giudicante, etichettante, di una arroganza indescrivibile
tenetevelo, il vostro buttafuori
è lo specchio di quello che siete



 Nando - 01/12/2014 06:51:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Ho raccolto l’invito delle "possibilitá" (per elaborare il commento ho attinto alla sola mia memoria, pertanto un dire, il mio, strutturalmente fallace).

Credo sia sempre un po’ forzata ogni lettura di un testo, che voglia far dire allo stesso, appunto forzandolo, parole a sostegno di una propria tesi; sia per una questione di metodo, estrapolare una citazione ignorandone il contesto, sia per una questione sempre metodologica ma più linguistica, cioè discostarsi dal significato di ogni parola.
Nel caso di Madre Teresa, la frase si inserisce in un contesto biografico che testimonia la fede in Dio e, poiché non scritta alla fine dei suoi giorni ma fin dall’inizio della sua avventura spirituale, non il segno di una sua crisi; anche sul piano linguistico, non parla dell’inesistenza di Dio, solo di sperimentarne interiormente la sua assena e, m’insegna il vocabolario, assenza ed inesistenza non sono reciprocamente sinonimi.
Concludendo, ognuno di noi coltiva proprie convinzioni, credo però sia utile e opportuno al dialogo l’ascolto dell’altro e non il pregiudizio che ne pieghi il detto al proprio dire oppure, quando ciò accadesse, essere disposti a ridiscutere la propria lettura interpretativa dei testi portati a sostegno di una personale idea o visione. Parlare, quindi, di una Madre Teresa disperata non mi sembra un azzardo biografico (sarebbe un azzardo perdente in partenza), ma soltanto mi sembrerebbe un "non ascolto" strumentale dei testi o della vita di una donna testimone della fede in Dio, alfine di trovare ulteriori "prove" a sostegno della propria verità ateistica.
Non ho discusso i contenuti delle convinzioni, non era lo scopo di questo mio, ma soltanto ho voluto sottolineare l’insussistenza di un assunto disperante rispetto a Madre Teresa.

Scusami, Lory, per l’invadenza. Buona giornata

 Loredana Savelli - 30/11/2014 22:23:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Cari amici tutti.
Mi lasciano stupita le vostre letture: così attente, così profonde. Mi svelano a me stessa in un momento in cui l’attitudine ad ascoltarmi e forse ad ascoltare sembra un po’ calare. In particolare, è puntuale e competentissima la lettura di Piergiorgio, persona di raffinata cultura e acuta intelligenza, nuova e feconda presenza de Larecherche. Ti ringrazio Piergiorgio. Il mio saluto anche agli amici "storici" che mi seguono con affetto, come io seguo loro, anche se momentaneamente un po’ in affanno. Un abbraccio cumulativo ma non generico. Buona settimana!

 Piergiorgio - 30/11/2014 22:01:00 [ leggi altri commenti di Piergiorgio » ]

un verso essenziale, asciutto che si fa domanda, o forse è solo un grido lanciato al vuoto...interessanti gli estremi, dall’ "aria ferma" si passa al "noi agitatori di stelle" in un crescendo molto evidente, attraverso l’uso di immagini bibliche: una vela sicura che si sollevi dalle acque e governi noi [la carrellata dei rimandi evangelici è fin troppo evidente]; altresì interessante è il messaggio ancora più nascosto [e dunque più significativo], nella prima strofa è l’uomo che parla in prima persona (ops la donna, non vorrei essere ripreso da Cristiana ;-) e la strofa è un distico di due versi [l’uomo è binario, fatto di opposti], mentre quando si parla di "lui" in terza persona le strofe diventano terzine...sulla simbologia del tre non è necessario soffermarsi...e che l’ultima parola sia "stelle" ci connette immediatamente alle tre cantiche dantesche...quante cose in soli otto versi! un caro saluto Loredana

 Alessandra Ponticelli Conti - 30/11/2014 20:49:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Una preghiera e allo stesso tempo un atto di rivolta. Davvero molto bella. Nel leggerla, mi è subito venuto in mente il "Padre nostro" di Pasolini.
Un grande abbraccio
Alessandra

 Lorenzo Mullon - 30/11/2014 18:02:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

riporto questa affermazione di Madre Teresa: "Nella mia anima sperimento proprio quella terribile sofferenza dell’assenza di Dio"
ognuno interpreti a seconda delle sue possibilità

 Nando - 30/11/2014 13:35:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Bella come una preghiera, pregna di sapienza.
Difficile, Lory, essere padri di se stessi se non si è stati prima figli amati; anche se a volte supplisce alla mancanza dell’amore la sua stessa avvertita assenza.
Se non possiamo dire con certezza naturale l’esistenza di Dio, altrettanto vale per la sua negazione; e se chiamiamo solitudine e disperazione due vite esemplari della fede, non credo che da quelle ci salvi la poesia o altra forma d’arte.
Infine, direi che tutto il testo si poggi sulla chiusa, nosrta verità.
Buona festa!

 Maria Musik - 30/11/2014 12:27:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Molto bella. Quasi un salmo in chiave moderna. Esprime quella preghiera rabbiosa o la "bestemmia" rivolte ad un Dio di cui non si avverte la presenza, che lo si creda esistente o meno. Il peso del libero arbitrio? La lamentazione di un giusto? L’invocazione di un intervento salvifico? o semplicemente il fatidico "Ma dove eri mentre nostro fratello moriva?". Per apprezzarla, però, non mi servono risposte perchè la sento.

 cristiana fischer - 30/11/2014 12:25:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

l’aria (il soffio) è ferma e l’eterno lavorio di noi (corpo) come le bestie, dalle acque (ove aleggiava lo spirito di dio: genesi, 1,1) sollevi e governi la vela oltre (noi agitatori di) le stelle
(ecco perché mi commentavi ieri sera chiedendo se era riscrittura del genesi!)

 Lorenzo Mullon - 29/11/2014 23:50:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

< oh pardon, anche nessuna madre, che sbadato . . . >

 Lorenzo Mullon - 29/11/2014 23:48:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

ah questa è davvero bella
condensa tutto il dramma dell’essere umano
complimenti
peccato che il gancio debba ricadere per forza sulla testa di noi che proviamo a lanciarlo
è la solitudine di Paolo VI, la disperazione di Madre Teresa
il cielo è fatto apposta per questa ricaduta
dobbiamo renderci conto che non c’è nessun padre lì sopra
dobbiamo diventare padri di noi stessi
o prenderci il gancio in testa

 Francesco Innella - 29/11/2014 22:44:00 [ leggi altri commenti di Francesco Innella » ]

geniale il gancio al cielo Loredana che quacuno si accorga di noi

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