LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo proposto da Alfredo Rienzi
|
|||
INEPTUM, PRORSUS CREDIBILE
I. Perché questa terribilmente pronta luce o freddissimo sogno immenso su cui trascende perpetuo vertice il sole, da cui trabocchi tu, tu nella vita? Non ha mai fondo questa nascita mai fondo questo squallido prodigio, no non dici, ma stai nella luce immodesta e pur vera nella luce inetta ma credibile, sospinto nella vita.
Nasci oggi col sole con la ferma virtù che di tensioni supreme accende le legioni dei monti, nella sua bocca pura ti porta l’azzurra vita, debole e molle stilli dall’azzurro, debole bianca lacrima sporgi nel grumoso abbagliante mattino; attraverso l’autunno ecco il tuo segmentarti in sale e istanti in memoria e sapore
Sangue e forma, stoltezza e trionfo, gemito offerto alle chiare vagabonde uve, occhio nuovo al geranio allo scoiattolo. Ma freddissima e immensa sta la gloria in excelsis oltre il grigio spigolo del mondo; e gode di tutto il suo peso fulgente e avanza il sole col passo precario e audacissimo là dove la mente non può seguirlo che a morirne.
da Vocativo in Andrea Zanzotto – Poesie (1938-1972), Mondadori, 1973, pag. 98 |
|