Le mie lune su un fianco.
Viabilità allegre.
Luci dei lampioni che scendono e camminano per strada.
Auto in doppia fila.
Sosta selvaggia
la perdurante novità
di una donna senza odore
che si veste di angoli profumati
di censurate carezze
visi e perle
voracità assolate
fatte apposta per svegliare l'amore.
Tu quella che sorridi
scivolata nelle maniche con acqua da bere
scatola aperta di qualsiasi desiderio.
Metti il tuo orologio ciondolante
davanti a questi occhi
che non sanno leggere le ore
e inventa pomeriggi dentro i quali scappare.
Che ci siano alberi
dentro questo non saper dove andare.
Avrò inverni fatti apposta
per i tuoi guanti di lana
poesie fatte di carta
di giorni fertili e molliche di pane
per tutte le volte che mi saprai svegliare.
Piccolo attimo di vento a favore
ti chiedo solo il profumo di tiglio
ed un bicchiere di foglie
per le mie bocche assetate.
Facile anche oggi ritrovarti nella mia vita.
Voglio riconoscerti
in chiunque attraversi la strada
tenendo per mano un giorno accecante
e il biglietto usato di un treno.