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al testo di Fiorenzo Mascagna
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Si feriscono con i temporali le stagioni. Le mani sorreggono i saluti intorno si parte dentro si arriva a non capire come mai ci si ritrovi davanti ad un treno con un bagaglio e senza un biglietto per partire.
La periferia quotidiana
è fatta di attimi che volano bassi che restano appiccicati alle dita.
Nel riquadro di un momento sequenze di un film già visto.
Quanto si paga in ore il tempo? Costa come quello d'andata un biglietto di ritorno?