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al testo di Antonio Aiello
Incanto infranto
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L’incanto turchino è infranto da furiose luci roteanti. Sui placidi sonni si avventano esseri ignoti.
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Antonio Aiello
- 18/03/2015 18:50:00
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Con vivo apprezzamento ho letto anche i vostri commenti Vittorio (che come Fellini pensa ci sia tanta realtà nei sogni), Francesco (che li sente capaci di cogliere gli sconfinamenti di altre dimensioni) e Lorenzo (che coglie nellincanto turchino unoccasione di beatitudine...).
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Vittorio Orlando
- 18/03/2015 15:23:00
[ leggi altri commenti di Vittorio Orlando » ]
Ci sta molta realtà nei sogni, ora più che mai, periodo da incubo, che la poesia può liberarci. Grazie, Antonio.
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Francesco Innella
- 18/03/2015 12:46:00
[ leggi altri commenti di Francesco Innella » ]
bella e terribile poesia che tra i incubi turchini evoca esseri di altri mondi che giungono da regioni ignote nei nostri sogni. E una finestra aperta per una dimensione parallela ignota, che sono sicuro che esiste. Ottima poesia Antonio, Grazie
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Lorenzo Giuliano
- 17/03/2015 23:39:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Giuliano » ]
La serenità, l’incanto che nell’immaginario collettivo ha un colore turchino, è uno stato sublime di beatitudine dell’animo che può essere però turbato da fulmini abbaglianti che possono disturbare i nostri “placidi sonni” come se venissimo assaliti da esseri ignoti. ciao a presto.
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Antonio Aiello
- 17/03/2015 17:22:00
[ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]
Davvero bello e rassicurante il tuo commento... anche se, a volte, gli incubi alludono a nemici non creati da noi...
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Lorenzo Mullon
- 17/03/2015 17:06:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
attenzione ai voladores abbiamo creato i nostri nemici e adesso ci stanno addosso sul cuscino ma come li abbiamo creati li possiamo spegnere la paura passa non appena si accende la luce, del comodino e quella interiore
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