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al testo proposto da Carlo Rossi
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RICORDI AZZURRO – CHIARI Nadia Anjuman poetessa afgana
Oh esiliati dell’anonima montagna, Oh gioielli dai nomi soffocati nella palude del silenzio, Oh voi, di cui il ricordo pallido si è smarrito nell’acqua torbida del mare della dimenticanza, dov’è finita la limpida origine dei vostri pensieri? Quale mano devastante si è portata via i vostri volti aurei?
In questo vortice, artefice del buio, dov’è finita la vostra calma lunare? Se, dopo questo tormento, portatore di morte, il mare si calmasse, se le nuvole si svuotassero di sofferenza, se la luna portasse affetto, giungerebbe il sorriso?
Se il cuore della montagna si intenerisse, crescerebbe l’erba e ci sarebbe l’abbondanza? Sulle sue alte vette, uno dei vostri nomi diverrebbe il faro? La comparsa dei vostri ricordi azzurro – chiari, darebbe speranza agli occhi stanchi dei pesci spaventati dal tumulto del torrente?
traduzione dal farsi di Amir e Sashinka Gorguinpour |
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