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al testo di Francesco Palmieri
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Bruciare fino all'ultima scintilla questo tocca, strappare con i denti dalla pelle la residua piuma che ti resta.
Recidere lo spago ai palloni nella testa, pungere le bolle per lo scoppio e sia l’aria e il nulla l’inconsistente che li tiene.
Domani al cenno lieve della luce, riporrò i vestiti sulla porta e uscirò nudo al ghiaccio che c’è fuori.
In cielo. In terra. E dappertutto.
(FP da Fra improbabile cielo e terra certa - edizioni Terra d'ulivi, gennaio 2015) |
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