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al testo di Antonio Coppola
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Un filo, un laccio, un bracciale, un cappio al polso come fosse il mio collo, uno per ogni volta che ho pianto, anzi, uno per ogni donna per cui ho pianto, uno per ogni volta che mi sono innamorato, un nodo alla gola per ogni volta che non sono stato ricambiato. Un bracciale, leato al polso per ricordare, un cappio di corda o di pago per non dimenticare, li lego al polso quando soffro, li lego e spero che quelloo sarà l'ultimo, che magari ne cambierò qualcuno, ma non ce n'è saranno ancora. Un bracciale per ogni volta che mi racconto la stessa storia, uno per ogni volta che mi sono innmorato, uno per ogni volta che ho capito che fosse finita, uno per ogni volta che ho desiderato farla finita, un bracciale per ogni volta che sono morto, e anche se fossi un gatto, ce n'è qualcuno di troppo.
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