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Cos la nostra storia

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“Mi rifiuto!” annunciò il vecchio conservatore,

 

era mio nonno, non volle mai vedere il paese sotto un unico candore.

 

“Mi rifiuto!” pregò il pontefice improvvisato triage,

 

di vedere positiva quell’inutile strage.

 

“Mi rifiuto!” pianse la mia mater dolorosa,

 

di abbracciare i precetti dei fasci come la spina d’una rosa.

 

“Mi rifiuto!” ordinò il fiero compagno,

 

di combattere per le nere camicie alzando il pugno.

 

“Mi rifiuto!” replicò la donna che sposai,

 

di gioire per la repubblica, fonte di nuovi guai.

 

“Mi rifiuto!” scandagliò il primo figlio al mondo messo,

 

di trasformare il rosso sentimento con l’assurdo compromesso.

 

“Mi rifiuto!” cantarono in coro i miei studenti,

 

di vestire gli abiti dei grandi, di correre agli armamenti.

 

“Mi rifiuto!” protestò il mio giovane nipote ,

 

 dopo le mani pulite, di prestare fiducia al politico che perse ogni dote.

 

“Mi rifiuto!” urlarono gli italiani,

 

di dare un voto a chi copriva le morti dei Falconi e dei Borsellini.

 

“Mi rifiuto!” promise quel cavaliere,

 

di ostacolare la democrazia  parole mai vere.

 

“Mi rifiuto?” domando oggi a me stesso,

 

nonostante la vecchiaia e la storia non concedono il permesso.

 

 Ivan Pozzoni - 16/01/2018 15:30:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Questo testo colpisce molto…

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