Arcangelo Galante
- 01/02/2018 13:12:00
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Il messaggio che la pubblicazione esprime, è una di quelle relative verità che si imparano, con il trascorrere del tempo, sulla propria pelle, quando si ha abbastanza vissuto intensamente, sino ad avere accumulato un ricco bagaglio di utili insegnamenti, dai quali attingere. Ed è quando si possiede una solida esperienza, da rendersi conto che, probabilmente, chi “sale sul carro dei vinti”, voglia mostrare ad ogni costo davere dei meriti, a cui ripensare, al di là della mancanza dellaltrui “appoggio”, incontrato durante il cammino. Quindi, secondo me, è inutile, per tali “personaggi”, soffermarsi sulle delusioni di un presente che, in verità, potrebbe far scoprire a loro, di non avere ricevuto sostegno, in peculiari momenti esistenziali. Tanto, presto o tardi, la vita mostrerà ai vinti, e a quelli “apparentemente perdenti”, una verità “migliore”, giacché, quel presente di inutile “vanagloria”, muterà in passato e sarà, comunque, uno spiacevole ricordo, vano, al progredire delluomo “giusto” e inascoltato. Anzi, qualche volta, pure se è difficile, occorrerebbe essere grati alla vita per averci mostrato anche il lato negativo della gente, allo scopo di divenire più saggi, nelle scelte. La pubblicazione è una bella riflessione, lapidaria, sulla condizione umana, efficace a farne capire lemblematico contenuto. Un solare saluto!
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