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al testo di Lucia Bacci
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Ti sei presenrtato in un caldo pomeriggio primaverile ero certa di un incontro ma con te proprio non e lo aspettavo.. con grazia e delicatezza per non suscitare un mio rifiuto ti hanno descrittto come in fondo un male minore con cui facilmente avrei fatto amicizia. E così da allora ti considero un compagno indesiderato ma silenziosamente presente nella mia vita.. tu e i miei irrigidimenti improvvisi tu e il mio equilbrio precario tu e la mia presa incerta e tremolante che mi costringono a chiedere aiuto a mostrarmi in disarmante nudità,, Non è te che non acccetti ma i sorrisi falsamente ipocri ti voglia di non esser c i di riuscure a liberarmi da questo fardello di vuoto ma pesanrtwenwbrw piol di ancanze Non pposssso rifiutartu nsanio conpagno di quest'ultimo tratto di virta perchò pur se malato, sei parte di me carne di penaiero- per questo con consaèevole e laceramte affetto ogni mattti na ti abbraccio. |
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