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La vecchia signora va allospizio

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Doveva trasferirsi all’ospizio

per essere dimenticata.

I suoi figli non c’erano

e il silenzio li chiamava.

 

Apparve la sua dolcezza

per chiedermi un’ultima passeggiata,

ma accorse la suora

col saluto accigliato

di chi ha smesso di sorridere.

 

 

 

 

 

 

 

 Antonio Aiello - 11/05/2015 18:46:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Grazie anche a te Lorenzo Giuliano per il tuo gentile commento profondamente partecipe...

 Lorenzo Giuliano - 09/05/2015 23:33:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Giuliano » ]

"I suoi figli non c’erano / e il silenzio li chiamava". La solitudine è sempre più presente nella vecchiaia e i figli più assenti. La scomparsa graduale della famiglia patriarcale, sostituita da quella nucleare (molto più ristretta),col mutare della società ha contribuito sempre più ad allentare i vincoli familiari. In queste circostanze, purtroppo, molte volte, l’unica forma di assistenza per la vecchiaia è la casa di riposo, dove spesso, manca anche un sorriso. Bellissima poesia. Ciao Antonio.

 Antonio Aiello - 08/05/2015 13:05:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

un grazie a Francesco e Lorenzo... condivisibili Lorenzo sono tanti tuoi commenti, veri monumenti di intelligenza, cultura e riguardo...

 Lorenzo Mullon - 08/05/2015 07:28:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

<E inoltre povere suore, sono le schiave inconsapevoli dei Principi della Chiesa, è ovvio che dopo anni e anni di servizio e di obbedienza cieca le più fragili diventano arcigne per il rancore accumulato.
Non riescono a comprendere il condizionamento mentale che le tiene asservite, non ce la fanno a liberarsi, magari non sarebbero più in grado di reinserirsi in una vita normale, anche economicamente, così rimangono nell’esercito a disposizione della gerarchia . . . per forza deve uscire la frustrazione da qualche parte.>

 Lorenzo Mullon - 08/05/2015 04:30:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

[è proprio Matrix, pardon]

 Lorenzo Mullon - 08/05/2015 04:24:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Sì caro Francesco, però non dire che odi la suora. È cadere nella trappola che questi demoni ci tendono. Vorrebbero inocularci lo stesso veleno che avvelena anche loro: il dualismo amore odio. In realtà l’unica contrapposizione è tra amore e paura, ma noi abbiamo superato la paura, e li guardiamo con amore, comprendendo la loro rabbia, il sadismo dietro la maschera di santità, che invece è repressione e omologazione.
Le religioni di massa sono disumane, tolgono la libertà in nome di un’obbedienza funzionale solo allo sviluppo di un gigantesco apparato per il controllo delle menti. Ma è dappertutto così, le grandi organizzazioni sono la peste dell’umanità, e sopravvivono e si sviluppano grazie all’ossessione di potere e di controllo che perversamente le domina.
Sembra di essere nel film Matrix, anzi, e proprio Matrix. A Hollywood operano degli sceneggiatori a volte molto consapevoli, che attraverso film di successo riescono a far passare messaggi di una limpidezza impressionante.
O forse sono film che diventano di successo perché parlano di una verità profonda che a noi, nella quotidianità del banale, sfugge.

 Francesco Innella - 07/05/2015 22:03:00 [ leggi altri commenti di Francesco Innella » ]

Come è dolce la vecchia signora e come è strega la suora le ho sempre odiate, bella poesia sull’abbandono degli anziani

 Lorenzo Mullon - 07/05/2015 19:22:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

mi sono tanto identificato con questa vecchia signora

la mia anima è una vecchissima signora in questo momento
sotto la minaccia del giudizio di una antipaticissima e arcigna inquisitrice
che avrebbe bisogno solo di una terapia psicologica di sostegno
però vedi, la morte in questo caso sarebbe provvidenziale
non dobbiamo aver paura della morte
è un cambiamento
se presa bene una fantastica opportunità di trasformazione

sto parlando della morte della suora, ovviamente
ahahhhahahahahaahhahaha !
(la vecchina è campata benissimo fino a 112 anni)

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