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Dentro le tue mani

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C’è la questione del passato,

uno stato glorioso,

quando non respiravi.

 Fino al nulla  puoi ricordare

 senza memoria  cosa facevi

otto giorni prima di entrare

  nel grembo di tua madre,

 dove hai chiuso gli occhi

e sei scomparso

 

 

un essere. A volte si sente bene

la pelle,

è il nascondiglio della tua illuminazione,

l’universo che tu sei nel sonno,

nel sonno profondo della veglia.

 

Dallo spioncino  puoi vedere

dal filo d’erba all’infinito

il genitore, l'ultimo, senz’occhi,

il testimone solo, la radice,

che avanzando retrocede,  

come un mantra,

che affonda in cerca d’acqua

 

Se posi qui la mano,

se bevi la preistoria tra le ossa,

il caldo umano che ti offre

è la  poesia

che da te si leva, e dappertutto

riposa le dita dell’amore,

nel cavo dell’onda,

i tuoi fragili piedi. Sulla montagna

 

strappa il cervo irredento

alla morte dell’eterno,

gridando la parola favolosa

nella gola del torrente

donando il nostro nome

come fosse una culla

dove va a posare il mormorio

della prima goccia d’acqua.

 

Proprio dentro le  tue mani

palpita la gioia

tra vergogna e riso

sorregge gli sposi

con le fiaccole negli occhi

 Franca Alaimo - 24/05/2015 18:24:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Soltanto otto giorni prima di entrare nel grembo della madre: e ci si trova in un tempo senza tempo, in quell’Origine da cui tutto viene.
Ma non dal non-essere all’essere; ma da un Essere a un altro che ha la sua tana in un corpo e che certe volte ritrova quella gioia archetipa, quella gioia che, in questi versi, Amina affida agli occhi luminosi di due sposi che stanno chiamando insieme un’anima perché venga a condividere il battito delle cose belle che illuminano la terra, fosse pure una sola goccia d’acqua luminosa. E’ una poesia in cui vivono tutte le dimensioni possibili.

 Cristina Bizzarri - 24/05/2015 12:02:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Che bello quello che senti e scrivi Franco. Vero, così anch’io quando leggo Amina, lo hai espresso!

 Franco Bonvini - 24/05/2015 09:01:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Circolare non so..
Però c’è un posto che Amina conosce, e abita forse,
dove non si respira.
Un posto di anime dove ogni tanto qualcuno scompare.. e nasce.
E, anche se nela gioia, inizia un retrocedere verso quel posto.

Forse..

  Cristina Bizzarri - 23/05/2015 19:04:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Leggendo questa, delle tue meraviglie, mi chiedo se la vertigine può essere percorso. O se siamo già arrivati, ma non lo so. In ogni tua poesia le parole si aprono ad altri sensi e cantano un canto senza fine. Circolare? Non credo ma di
nuovo, non so, mi affido.

 Silvia De Angelis - 23/05/2015 17:55:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Sempre grande trasporto in una dimensione "di leggerezza" nei tuoi testi poetici...
Buon pomeriggio, Amina, silvia

 Lorenzo Mullon - 23/05/2015 16:02:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

bella bella
siamo ancora alla congettura metafisica della reincarnazione, di Borges
ad Omar Khayyām e all’enigma del suo traduttore Edward Fitzgerald

ma non c’è nessuna congettura "metafisica" !
tutto avviene dentro le tue mani, non altrove, non oltre la natura
e avviene adesso
nella nostra stessa natura a più dimensioni

ora possiamo essere in uno stato glorioso, senza respiro
ora, se riusciamo a salire ~ o a scendere ~ nelle nostre profondità
alla base del respiro
dove siamo noi tutto l’ossigeno di cui abbiamo bisogno

 Franco Bonvini - 23/05/2015 15:16:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Fa-vo-lo-sa

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