LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Gianfranco Martana
A voi che celebrate con bei versi

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

A voi che celebrate con bei versi

il volo lancinante dei gabbiani

non sfuggano le ascese silenziose

dell’umile lucertola sui muri.

 

 

 

 Gianfranco Martana - 27/05/2015 12:40:00 [ leggi altri commenti di Gianfranco Martana » ]

Pigy, ti ringrazio molto per il tuo commento. Non solo e non tanto per l’apprezzamento (troppo facile!), quanto per la sottigliezza dell’analisi metrica e prosodica. Essendo piuttosto inesperto di poesia, la mia consapevolezza di quanto avevo scritto si limitava a "quartina di endecasillabi a maiore". Tutte le tue ulteriori osservazioni (pertinentissime, per quanto mi sia dato di capire) mi hanno davvero sorpreso. Naturalmente non c’è stata premeditazione, da parte mia, nell’uso degli accenti o delle vocali, però... Come sempre quando scrivo, anche un testo minuscolo come questo, passo attraverso una serie di revisioni. Volevo darne conto qui, ma non ho trovato la versione originale che dev’essere sepolta in uno dei miei taccuini. Poi ci saranno state versioni elettroniche di cui, ovviamente, si sono perse le tracce. Questo per dire che sono arrivato a questo testo dopo che un certo numero di versioni precedenti, per qualche motivo, mi avevano lasciato insoddisfatto. I risultati che tu hai così analiticamente elencato sono stati l’esito di un processo mentale assolutamente inconsapevole, ma certamente non casuale. L’orecchio sa dirci se stiamo ascoltando buona o pessima musica anche se non siamo in grado di leggere uno spartito. Grazie ancora per il tempo e la sapienza che mi hai dedicato.

 Pigy - 27/05/2015 11:54:00 [ leggi altri commenti di Pigy » ]

Bella quartina di endecasillabi “a maiore”, resi ancor più musicali dal ricorrente accento di seconda. L’effetto cantilena è abilmente evitato dal sapiente uso delle tre sdrucciole nel secondo distico. Degno di attenzione anche il rimando assonantico di “er(s)i” con “uri” tra i due estremi, ma ancora più colpisce la sottigliezza della distribuzione vocalica all’interno del testo destinata a sottolineare, sul piano fonetico, la dualità tra la dimensione “alta” del gabbiano e quella “umile” della lucertola. Si noti la predominanza delle vocali “a” ed “e” (aperte, a sottolineare ampi spazi) nel primo distico, e quella delle “i” ed “u” nel secondo (ben quattro “u” nell’ultimo verso) che chiudono idealmente il piccolo rettile in un angusto “locus parvus” ma non per questo di minor portata poetica.
È dei grandi poeti saper trovare il fil rouge che lega la terra al cielo: Eugenio Montale fa rimare “cavallo stramazzato” con “falco alto levato” in un connubio dialettico che dà i brividi per bellezza e semplicità.
Complimenti, un bell’esempio di poesia solo apparentemente semplice e “leggera” ma di bei contenuti e metricamente accattivante.

 Gianfranco Martana - 27/05/2015 11:38:00 [ leggi altri commenti di Gianfranco Martana » ]

Laura, proprio così. E poi vorrei vederlo, un gabbiano che passeggia in verticale su un muro ;)
Loredana e Nando, grazie anche a voi per i vostri commenti.
Nando, io sono allergico ai monopoli, quindi viva le lucertole, e pure i millepiedi!

 Nando - 26/05/2015 23:51:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Perciò esistono i gabbiani e le lucertole, perché alcuni inseguano il volo alto dei primi, altri le piccole ascese delle seconde; il problema, semmai, è la perenne tentazione del monopolio, che affligge soprattutto le élite.

 Loredana Savelli - 26/05/2015 23:42:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Bella, di classe.

 Laura Costantini - 26/05/2015 22:34:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

No, non era una critica, sono d’accordo con te, volevo dire che la lucertola, salendo sul muro, tenta la sua ascesa, a modo suo!

 Gianfranco Martana - 26/05/2015 18:56:00 [ leggi altri commenti di Gianfranco Martana » ]

Grazie Cristina, Lorenzo e Laura per i vostri commenti.
Laura, non mi è chiaro se la tua voleva essere una critica. Ti rispondo subito che sono d’accordo con te: non preferisco le lucertole ai gabbiani (in quanto uomo di mare, potrebbe essere più facilmente vero il contrario). La poesia voleva solo accennare ironicamente alle predilezioni di certi poeti che cantano i rumorosi e alti voli dimenticando le piccole, silenziose arrampicate, altrettanto meritevoli di attenzione (come ha detto in maniera piacevolmente scanzonata anche Cristina) :)

 Laura Costantini - 26/05/2015 17:51:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

Per quanto lancinante sia il volo del gabbiano, per quanto sfiori il mare, prima o poi sulla terra si dovrà posare!
Ognuno ascende e discende secondo le sue proprie corde!

 Lorenzo Mullon - 26/05/2015 10:46:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

bella!
mai distrarsi dalla vita vera
i gabbiani delle apparenze ingannano

  Cristina Bizzarri - 26/05/2015 07:16:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Cantabile, da incidere nell’aria che la trasporti sui capelli troppo laccati di certi poeti, e li scompigli! Molto bella.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.