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al testo di Luciano Rosario Capaldo
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Il caffè
Pungente umidità stamani! M’incurva, mi avvolge. Penetra nelle ossa ma mi piace. Scorrono le vetture in strada ascolto il rotolio sulla strada bagnata Dal balcone scorgo lontano sui tetti comignoli fumar grigio come fossero omoni in panciolle distesi sul letto a masticare sigari inanellando messaggi di fumo. Il tocco di un pendolo in soggiorno. Tutto si distende e si quieta. Anche i mio animo è stranamente calmo. Uggiosa giornata presagio di inutili ore trascorse allora a ricordar. Una sequenza di immagini fosche conducono però la memoria a calde serate estive. Trascorse in tua compagnia mano nella mano accompagnandoci per stupendi viali di pinete odorose riempite dal frinio di cicale come a segnar il tempo della melodia del nostro amore. Ah quale meraviglioso tepor chiamato a riscaldar un vecchio cuore. Il gorgheggio della moka l’odore caldo del caffè mi ammaliano . Sul tavolo ,come sempre, un vassoio e due tazzine. Verso in una quella Arabica miscela A farle compagnia….l’altra.. sempre lì…… vuota nella spasmodica attesa che un giorno possa anch’essa fumare.. si ..ma … del tuo caffè. Oblio o speranza!
Luciano Capaldo 29 maggio ‘15
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