Scrivi un commento
al testo di Elsa Paradiso
Dove pregano i gigli
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Una mela sopra il ceppo, fa l’accetta centro perfetto . Due metà, ognuna a braccio, s’allontanano lontano giocandosi a un tavolo anche l’impossibile … le tundre sono camini i ghiacciai rosso carminio e le mani danzano in piedi tanghi con rose senza spine <> Lo dico a Te che pure sai quanto non abbiano senso gli arti nei destini impossibili, né la pelle … sembiante ascrivibile dove pregano i gigli
|
Ilaria Cino
- 31/05/2015 11:01:00
[ leggi altri commenti di Ilaria Cino » ]
Concordo con Nando, nella tua elsitudine, ci si perde, tra sensi e amore. Complimenti, piaciutissimissima... Buona Domenica, Ilaria
|
Silvia De Angelis
- 30/05/2015 20:40:00
[ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]
...quei gigli, che danno un senso speciale, a una lirica dai molti significati... Sempre intenso il tuo poetare, buona serata Elsa,silvia
|
Sara Cristofori
- 30/05/2015 18:09:00
[ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]
hai sfiorato linfinito con le tue bellissime metafore (ma dove pregano i gigli, ma poi pregano davvero?)... ciao Elsa, buona domenica :)
|
NAndo
- 30/05/2015 15:36:00
[ leggi altri commenti di NAndo » ]
Prima di soffermarmi sul titolo, e dopo essermi immerso nella tua sublime bellezza poetica . la cosiddetta elsitudine -, riporto quella che, a mio modesto parere, è larchitrave di tutto il testo:
"Lo dico a Te
che pure sai
quanto non abbiano senso
gli arti
nei destini impossibili,
né la pelle".
Ecco, allora, irrompere squarciando quel velo dimpossibilità la preghiera dei gigli: preghiera, perché esprime una relazionalità con il Trascendente, percepito come lAssoluto e Onnipotente, gigli perché recuperati ad un candore proprio da questa relazione che lo salva dai limiti cui è sottoposto il sé.
Un salutissimo, Elsa
|
Laura Costantini
- 30/05/2015 11:00:00
[ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]
Che bella poesia Elsa! ...già, ma dove pregano i gigli? In un altro mondo o in questo mondo? Secondo me in questo nostro mondo della poesia, pregano in essenza, ne percepiamo, semplice, lo spirito, che è il nostro!
|
Lorenzo Mullon
- 30/05/2015 10:07:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
(a proposito dellangelo metafora, e del giardino . . interessantissimo lo Zohar, della tradizione ebraica, dove per la prima volta si rovescia il mito dellespulsione siamo sempre noi che facciamo le cose! persino allinsaputa di noi stessi rimuovendo il ricordo per questo poi è difficile ricostruire il percorso)
|
Cristina Bizzarri
- 30/05/2015 09:43:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Issima nelle immagini che sono simboli vivi - sempre i simboli sono vivi ma spesso lo si dimentica - che dicono con la loro lingua quello che altrimenti non può essere detto.
|
Lorenzo Mullon
- 30/05/2015 09:37:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
centro perfetto! come langelo che ci ha tagliati con la spada dividendoci in due metà che si attraggono, che si cercano, o che scappano luna dallaltro come il bene dal male metà di ogni cosa ma la cosa intera siamo noi dobbiamo ritrovare lintegrità della nostra energia, nostra!
langelo però è solo una metafora come il giardino nessuno ci ha espulsi nessuno ci ha divisi siamo ancora noi, sempre noi, che ci siamo espulsi e divisi per conoscerci meglio per godere al massimo la vita, con più consapevolezza e intensità
|
|
|