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al testo proposto da Roberto Mosi
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"Dopo i soliti urli"
La mia fanciulla con la palla in mano donna di marine che apre riviere con rapido vezzo ha liberato la fronte, ridono i prati e 'l cielo si rasserena.
M'affaccio alla finestra e vedo il mare, animato rumor, tromba vagante soffi di lampi da un nero di nubi laggiù e al mare là in fondo favello.
Una sera come tante, e nuovamente mondo, sii, e buono, esisti buonamente noi qui, chissà per quanto ancora, al nostro settimo piano, dopo i soliti urli.
* Composizione con versi ripresi da alcuni poeti e, in particolare; da: Umberto Saba, Giorgio Caproni, Sandro Penna, Francesco Petrarca, Giovanni Pascoli, Giovan Franceso Maia Mterdona, Giovanni Giudici, Andrea Zanzotto |
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